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I cento anni di un americano a Roma. Pizzi ricorda Alberto Sordi. Foto d’archivio

“Le grandi figure del cinema possono essere d’esempio e di stimolo per chi oggi raccoglie il testimone di questa sfida, che fa vivere i sogni, che racconta la società, che interpreta i sentimenti e che è parte viva della cultura di un Paese”.

Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ricordano il grande attore e regista romano Alberto Sordi che oggi 15 giugno avrebbe compiuto cento anni. “Il cinema – ha sottolineato il capo dello Stato – lo annovera tra i suoi grandi. Ne apprezziamo ancor più il valore in un momento come quello che stiamo vivendo, segnato da problemi inediti, ma anche dal diffuso desiderio di una ripartenza”. “Il suo talento, la sua comicità originale, i personaggi che ha mirabilmente interpretato nella lunga carriera – ha affermato Mattarella – sono parte dell’immaginario degli italiani e suscitano tuttora interesse e simpatia. È stato un simbolo del cinema italiano. Ha lasciato l’impronta su pagine significative della sua storia, dando vita a scene che sono rimaste leggendarie. Eppure i suoi esordi nel mondo dello spettacolo non gli risparmiarono sacrifici e difficoltà. Ma con tenacia e passione è riuscito a conquistare la popolarità e le sue maschere sono divenute rappresentative di un costume che cambiava”.

“La vena artistica di Sordi – ha concluso il presidente della Repubblica – ha trovato espressione, oltre che nel cinema, nella radio, nel teatro, nella televisione. È stato regista e autore, oltre che attore e doppiatore straordinario. Con i suoi film più celebri ha conquistato il pubblico internazionale, diventando così un ambasciatore della commedia italiana”.

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)


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