Prove di centrodestra unito, ieri, al Tempio di Adriano di Roma per il dibattito organizzato dal senatore di Forza Italia ed ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che – con la sua Fondazione della Libertà – ha ospitato alcuni dei principali esponenti del fu Popolo della Libertà. L’unico “intruso” era Massimiliano Fedriga della Lega, arrivato al convegno al post del leader del Carroccio Matteo Salvini la cui presenza era stata invece annunciata nei giorni precedenti all’incontro.
Al tavolo organizzato da Matteoli erano rappresentate, in pratica, tutte le anime del centrodestra da quelle più estreme a quelle più moderate. Rientrano certamente in quest’ultima Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Mario Mauro, mentre dalla parte opposta si sono visti addirittura l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e l’ex senatore Domenico Gramazio. Presente anche il leader di Direzione Italia Raffaele Fitto. Fari puntati, però, soprattutto su Giorgia Meloni e Giovanni Toti: tra i due, com’è noto, scorre buon sangue, il problema semmai è rappresentato dall’orientamento di Silvio Berlusconi che continua a punzecchiare i suoi potenziali alleati. un chiaro esempio in questo senso è il suo endorsement a favore di un leghista doc come Luca Zaia, difficile da non interpretare come una stoccata nei confronti di Salvini. Come scrive Gianluca Roselli in questo articolo, il Cavaliere avrebbe anche pensato di lasciar fuori dalle liste di Forza Italia alle prossime politiche gli ex di Alleanza Nazionale come Maurizio Gasparri e lo stesso Matteoli, ma la notizia è stata prontamente smentita.
Riusciranno Berlusconi, Salvini e Meloni a trovare una quadra e a presentarsi uniti alle prossime elezioni? La risposta, evidentemente, ancora non c’è, anzi la distanza – come sul tema delle primarie o dell’Europa – appare evidente. Tuttavia – è stato osservato nel corso del convegno da Quagliariello – per il centrodestra sarebbe un peccato: “Oggi, con il 34%, siamo al primo posto, non dobbiamo perdere questa opportunità. Siamo gli unici in grado di vincere e i soli in grado di fare da argine nei confronti dei 5 Stelle. E ancora non ci siamo giocati il jolly del partito unico…”.
Nella gallery firmata Umberto Pizzi le foto di Alemanno, Fitto, Mauro, Meloni e Quagliariello al raduno organizzato da Matteoli.
(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione Riservata)