È siciliano di Mazara del Vallo e deputato pentastellato dal 2014, Alfonso Bonafede, il nuovo papabile ministro della Giustizia italiano. Classe 1976 è avvocato dal 2006 presso il Foro di Firenze con uno studio autonomo, mentre sempre nel 2006, entra a far parte del gruppo degli “Amici di Beppe Grillo” del Meet-up di Firenze.
È stato candidato come capolista alla Camera per il Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Toscana come “più votato” alle parlamentarie on line del Movimento con 227 voti su un totale di 1300 in tutta la Toscana.
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione XII Toscana per il Movimento 5 Stelle. Per tutta la legislatura, ricopre il ruolo di Vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. È inoltre per tutta la legislatura uno dei 5 “giudici” membri effettivi del Collegio d’Appello interno alla Camera (Autodichia). Appena eletto, scrive e deposita la proposta di legge (a.c. 1335) che mira all’introduzione della class action in Italia, applicabile come strumento generale per tutti i cittadini e le imprese e non solo per i consumatori.
Nel 2013, Bonafede è primo firmatario della proposta di legge sul divorzio breve, poi confluita nella legge approvata dal Parlamento nel 2015, mentre dal mese di dicembre 2016, Bonafede si occupa anche di dare supporto al Comune di Roma. Dal 2016 infine, è responsabile della funzione “Scudo della Rete” nella piattaforma Rousseau.
(Foto Umberto Pizzi – riproduzione riservata)