Andrea Crisanti Carlo Alberto Redi
Andrea Crisanti Fabrizio Pregliasco
Il Pd ha scelto di schierare Andrea Crisanti capolista al Senato nella circoscrizione Europa, quella quota di seggi riservata al voto degli italiani all’estero. Non è un caso: il microbiologo ha passato oltre 30 anni tra Svizzera, Germania e Regno Unito, prima di diventare un “cervello di ritorno”.
Nato a Roma il 14 settembre 1954, si è laureato in Medicina all’Università La Sapienza di Roma, e poi è partito per la Svizzera, a Basilea, dove ha conseguito un dottorato all’Istituto di Immunologia. In seguito ha continuato la ricerca a Heidelberg, in Germania, ed è diventato professore a Londra, all’Imperial College. Tornato in Italia, prima è stato all’Università di Perugia (direttore del centro di Genomica funzionale) e poi è diventato direttore dell’Unità complessa diagnostica di Microbiologia e docente di Microbiologia all’Università di Padova, incarico che ricopre tuttora.
E’ diventato famoso in Italia nei primi mesi della pandemia da Covid-19, per aver elaborato il “modello Veneto” che ha permesso a Luca Zaia di attenuare notevolmente gli effetti della prima tremenda ondata del virus (che invece in Lombardia ha avuto conseguenze ben più pesanti). Nel frattempo il rapporto tra i due si è deteriorato. Ma nella comunità scientifica era conosciuto da anni per i suoi studi sulla malaria, tanto che il suo dipartimento all’Imperial College era stato finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, che mette l’eradicazione della malattia trasmessa dalle zanzare ai primi posti delle urgenze globali.
La moglie Nicoletta Catteruccia in questi anni è rimasta a vivere a Londra, dove è capo dipartimento di un importante ospedale. I due hanno però comprato una villa del ‘600 sui Colli Berici, in provincia di Vicenza. Una dimora storica attribuita a Vincenzo Scamozzi, allievo di Palladio. Si chiama Villa Priuli Custoza, ed era abbandonata da 15 anni. L’acquisto fece notizia perché sembrava la conferma del successo (anche economico) dei virologi in questi anni di pandemia. In realtà diede a Crisanti l’occasione di dare una notizia: “non faccio nessuna attività privata: tutti i soldi che guadagno con le consulenze li devolvo al Dipartimento. Proprio per evitare situazioni equivoche, mi sono imposto di non guadagnare neanche un quattrino con la pandemia. Mai fatto comparsate a pagamento, mai preso soldi per il Covid. Questa villa, comprata per motivi artistici e per affetto nei confronti del Veneto, l’abbiamo comprata facendo un mutuo”, spiegò a Repubblica.
La passione per la politica non manca in famiglia: il figlio Giulio Eugenio (23 anni), laureato in fisica a Cambridge, si è candidato a Padova alle comunali del 2022 nella lista Coalizione Civica che sosteneva il sindaco (uscente e poi vittorioso) Sergio Giordani. Ha ottenuto 23 preferenze e non è stato eletto.
