Nel centenario dalla nascita di Giulio Andreotti, è impossibile non ricordare anche Livia. Moglie e compagna di una vita. Sempre al fianco del sette volte presidente del Consiglio, ma anche molto riservata e discreta. “Giulio mi faceva la corte con una tale discrezione che non me ne ero accorta”, raccontava. Eppure, in tutti gli anni di vita politica, con gli impegni del marito che lo tenevano lontano da casa, era stata lei a tenere unita la famiglia, con la tenacia che la contraddistingueva.
“Livia non si è impicciata di politica. Quando ero ministro degli Esteri ed era costretta a seguirmi in qualche viaggio non era affatto contenta. In casa il bastone di comando lo teneva lei, anche per mia vigliaccheria. Non ho mai sgridato un figlio perché non potevo permettermi di essere, oltre che assente, anche cattivo”, diceva Giulio Andreotti parlando della moglie.
Ma anche aneddoti dolci e quasi comici riaffiorano alla mente pensando alla figura di Livia Andreotti; come quando il presidente raccontò di averla chiesta in sposa durante una passeggiata nel cimitero del Verano. Insomma, una donna del suo tempo, indimenticabile anche per Umberto Pizzi, che tante volte ha avuto modo di immortalarla nei suoi scatti.
(Foto Umberto Pizzi – riproduzione riservata)