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Antonio Angelucci visto da Umberto Pizzi. Le foto

Antonio Angelucci e Mauro Masi
Antonio Angelucci
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Mariano Rabino, Antonio Angelucci e Denis Verdini
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Massimo Parisi e Antonio Angelucci
Antonio Angelucci
Antonio Angelucci
Antonio Angelucci e Mauro Masi
Antonio Angelucci
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Mariano Rabino, Antonio Angelucci e Denis Verdini
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Antonio Angelucci e Denis Verdini
Massimo Parisi e Antonio Angelucci
Antonio Angelucci
Antonio Angelucci

Falso e tentata truffa. Per queste accuse il deputato del Pdl, Antonio Angelucci, è stato condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione. La sentenza è stata decisa dal giudice monocratico del tribunale di Roma. Il processo riguarda i contributi pubblici percepiti tra il 2006 e il 2007 per i quotidiani Libero e il Riformista.

Sono stati riconosciuti colpevoli e condannati ad un anno di reclusione anche i rappresentanti legali delle sue società ‘Editoriale Libero’ e ‘Edizioni Riformiste’, che editavano i quotidiani, Arnaldo Rossi e Roberto Crespi. Per tutti la pena è sospesa.

Il tribunale, che dichiarato prescritta l’accusa di truffa, ha inoltre disposto una provvisionale in favore della presidenza del Consiglio dei Ministri di 100 mila euro oltre al risarcimento da stabilire in sede civile. Il pm Francesco Dall’Olio aveva chiesto per Angelucci, una condanna a 4 anni.

Per questa vicenda, nel giugno del 2013, la Guardia di finanza eseguì un sequestro preventivo di 20 milioni nei confronti delle due società. Secondo le contestazioni dei pubblici ministeri le aziende hanno dichiarato di appartenere ad editori diversi per aggirare il divieto di richiedere contributi pubblici per piu’ di una testata da parte dello stesso editore.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata
(Testo: Askanews)


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