Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Laura Boldrini e Andrea Purgatori alla presentazione del libro di Anna Cataldi. Le foto di Pizzi

1 / 25
Andrea Purgatori e Marco Risi
2 / 25
Andrea Purgatori, Anna Cataldi e Marina Valensise
3 / 25
Andrea Purgatori, Anna Cataldi e Marina Valensise
4 / 25
Andrea Purgatori, Anna Cataldi e Marina Valensise
5 / 25
Anna Cataldi, Claudia Ruspoli e Marina Valensise
6 / 25
Fabio e Alessandra Borghese e Anna Cataldi
7 / 25
Fabio e Alessandra Borghese e Anna Cataldi
8 / 25
Laura Boldrini e Andrea Purgatori
9 / 25
Laura Boldrini e Andrea Purgatori
10 / 25
Laura Boldrini e Andrea Purgatori
11 / 25
Laura Boldrini e Andrea Purgatori
12 / 25
Anna Cataldi e Laura Boldrini
13 / 25
Anna Cataldi e Laura Boldrini
14 / 25
Laura Boldrini
15 / 25
Laura Boldrini
16 / 25
Laura Boldrini
17 / 25
Anna Cataldi e Andrea Purgatori
20 / 25
Lucy Nesbit
21 / 25
Andrea Purgatori e Marina Valensise
22 / 25
Andrea Purgatori e Marina Valensise
23 / 25
Andrea Purgatori e Marina Valensise
24 / 25
Marina Valensise e Jas Gawronski
25 / 25
Marina Valensise e Jas Gawronski

“La coda della sirena” edito da Rizzoli firmato da Anna Cataldi è la storia del film “La mia Africa” che ha consacrato la figura della scrittrice Karen Blixen sul grande schermo e che nel 1986 si è aggiudicato sette Oscar.

Il libro è la storia dei dieci anni di tentativi e di rifiuti che sono serviti per portare a termine l’impresa di produrre un film che diventerà un classico del cinema e a regalare al pubblico immagini indimenticabili. Son intervenuti con l’autrice Marina Valensise e Andrea Purgatori.

“La coda della sirena è la storia di un film che sembrava impossibile. Quando la notte del 23 marzo 1986 sette Oscar decretano il successo de La mia Africa agli Academy Awards, è infatti passato quasi un decennio dal giorno in cui Anna Cataldi, giornalista fresca di divorzio, si è innamorata della figura di Karen Blixen. Una folgorazione che l’ha spinta a lanciarsi nell’audace e spericolata impresa di proporre una trasposizione cinematografica degli avventurosi anni in Kenya della baronessa danese. Un decennio di porte chiuse in faccia, di rifiuti e sconfitte, di inciampi, di cambi di direzione e ostacoli apparentemente insuperabili, dal secco rifiuto di Roman Polanski alla villania di Orson Welles, e anche di amicizie, come quella con Audrey Hepburn, e di sostegno fraterno, ricevuto da Franco Zeffirelli. Con la caparbietà e la tenacia che solo le grandi passioni possono alimentare, Anna riuscirà, dopo sforzi infiniti, a portare a termine l’impresa di produrre un film che diventerà un classico del cinema e a regalare al pubblico immagini indimenticabili. Un viaggio geografico, che dalle savane africane conduce fino al patinato mondo hollywoodiano passando per Londra, Copenhagen e New York, ma anche il resoconto di un difficile percorso umano affrontato a rischio di tutte le proprie sicurezze, materiali ed esistenziali, lungo le strade che dalla sconfitta portano alla realizzazione di un sogno inseguito a ogni costo”.

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)

×

Iscriviti alla newsletter