Il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, ha presentato mercoledì una raccolta dei suoi discorsi più significativi. All’evento, svoltosi all’Istituto Sturzo di Roma, sono intervenuti anche Nicola Antonetti, presidente dell’Istituto Sturzo, Alberto Melloni, storico e direttore della Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna, Andrea Tornielli, giornalista de La Stampa e coordinatore di Vatican Insider, e Matteo Truffelli, presidente nazionale di Azione cattolica italiana.
Il libro, pubblicato da Ave editrice, raccoglie i discorsi pronunciati da Galantino in occasioni ecclesiali ed eventi politici: dalla Camera dei deputati al Senato della Repubblica, dal Festival dei due mondi di Spoleto alla Fondazione De Gasperi in Trentino. I discorsi, raccolti nel libro, sono attraversati da una riflessione trasversale formulata dall’autore sul “nuovo umanesimo”. Una questione che implica la necessità di “superare i pregiudizi ed i luoghi comuni, impegnandosi per la giustizia”.
Nel corso della presentazione, il dibattito si è concentrato sul rapporto fra la politica italiana e la società. Secondo monsignor Galantino, la necessità politica di adottare delle riforme strutturali per far fronte ai problemi strutturali, più volte evidenziata da Papa Francesco, avvicina l’attuale fase politica a quella di Alcide De Gasperi. Oggi come allora, vi è l’esigenza di un nuovo modello macroeconomico e di un nuovo piano di sviluppo industriale che tengano conto del bene comune. Un principio che, secondo Nunzio Galantino, oggi è distante dalla politica con conseguenze che pesano sulla società.