Fim, Fiom, Uilm si sono incontrati oggi mercoledì 20 novembre davanti al teatro Ambra Jovinelli per un’ assemblea nazionale contro le crisi industriali e occupazionali, con lo scopo di far ripartire gli investimenti, riformare gli ammortizzatori sociali e tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro. Una mobilitazione nei confronti delle imprese, del governo e del parlamento per rimettere al centro l’industria e il lavoro. Sono intervenuti all’assemblea i segretari generali: Marco Bentivogli (Fim-Cisl), Francesca Re David (Fiom-Cgil), Rocco Palombella (Uilm-Uil).
Come scrive Francesca Re David, segretaria generale della Fiom, in un editoriale su Imec: “C’è una bugia che da un paio d’anni s’aggira per l’Italia: dice che la ‘grande crisi’, che dagli Stati Uniti e dalle speculazioni finanziarie ci è arrivata addosso nel 2008, è ormai superata. Forse sarà vero per i giochini della finanza, non certo per l’economia reale, per l’industria, per le lavoratrici e i lavoratori”.
La manifestazione è inquadrata nell’ambito della mobilitazione cominciata già lo scorso giovedì 31 ottobre con le due ore di assemblee in sciopero ed in concomitanza con l’avvio della trattativa per il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici. La consultazione certificata delle lavoratrici e dei lavoratori ha avuto un esito positivo. La trattativa è dunque partita e si tratta della prima piattaforma unitaria dal 2008. I metalmeccanici ritengono sia necessario investire nella transizione industriale per fermare la chiusura di stabilimenti e investire sulle persone che lavorano a partire dai grandi gruppi, le multinazionali, fino alle piccole imprese, affinché si assumano la responsabilità della salvaguardia dell’occupazione e del miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso l’innovazione.
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