Ieri il cardinal Gualtiero Bassetti ha tenuto la sua prima prolusione da nuovo presidente della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana. Come noto Bassetti prende il posto del cardinal Angelo Bagnasco che ha ricoperto questo ruolo per 10 anni, fin dal 2007, dopo averlo ereditato dal cardinal Camillo Ruini. I lavori del Consiglio permanente della Cei si sono propri aperti con il saluto tra il vecchio e il nuovo presidente e con il definitivo passaggio di consegne tra i due.
Nel corso del suo intervento Bassetti ha parlato di migranti e di accoglienza, ma anche ha anche rivolto un pensiero a tutte le donne che nel nostro Paese subiscono o hannno subito episodi di violenza: “Vorrei testimoniare la più sincera vicinanza a tutte quelle donne che in Italia, pressoché quotidianamente, sono vittime di una violenza cieca e brutale“. Poi ha toccato anche un altro argomento caldo, quello delle politiche in sostegno della famiglia: “Chiediamo con forza alle istituzioni – è stato infine il suo appello – a partire dalla prossima Conferenza Nazionale per la famiglia, di elaborare politiche innovative e concrete, che riconoscano, soprattutto, il ‘fattore famiglia’ nel sistema fiscale italiano. Una misura giusta e urgente, non più rinviabile, per tutte le famiglie, in particolare quelle numerose“. Il 28 e il 29 settembre, infatti, si svolgerà in Campidoglio la terza edizione del Conferenza Nazionale della Famiglia, organizzata dal dipartimento Famiglia di Palazzo Chigi in collaborazione con il Forum Nazionale delle Associazione Familiari. Un appuntamento a cui prenderà parte tra gli altri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni oltre a numerosi ministri e rappresentanti delle istituzioni (qui il programma).
Per sapere nel dettagio che cosa ha detto il cardinal Bassetti, ieri, nel corso della sua prima prolusione, basta leggere questo articolo. Eccone uno stralcio:
Il dato di partenza, lo “snodo decisivo”, premette il cardinale Bassetti, è quello già evidenziato nel novembre 2015 da Papa Francesco al convegno ecclesiale nazionale di Firenze: “Oggi non viviamo un’epoca di cambiamento quanto un cambiamento d’epoca”. Nel senso, che quasi nulla è più come prima, con un’Italia molto diversa rispetto al passato e con una Chiesa sempre più globale. “In questa nuova realtà — avverte il presidente della Cei — sorgono nuove sfide e nuove domande a cui bisogna fornire, senza paura e con coraggio, delle risposte altrettanto nuove”. In una società tecnologica e secolarizzata emerge cioè una “nuova questione sociale” che investe la sfera economica e quella antropologica, la dimensione culturale e quella politica, i cui riflessi si fanno sentire profondamente anche in ambito religioso.
In questo scenario, la Chiesa s’imbatte nel “messaggio profetico” di Papa Francesco, che, osserva il porporato, «mette al centro di tutto il Vangelo di Gesù, ci esorta ad andare verso i poveri e ci invita a guardare questo nuovo mondo da un angolo visuale diverso, quello delle periferie”. Uno sguardo nuovo che prende anche il nome di “conversione pastorale” che è, al tempo stesso, “un richiamo tradizionale e radicale: è l’esercizio della maternità della Chiesa, di una Chiesa che è incarnata nella storia, che non si ritira nelle astrattezze moralistiche o solidaristiche e che parla i linguaggi della contemporaneità in continuo movimento”.
Nella gallery ecco alcune delle foto più significative scattate nel corso della prima prolusione del cardinal Bassetti.
(Foto di Stefano Carofei/Imagoeconomica/Riproduzione Riservata)