Erano presenti in tanti ai funerali di Paolo Bonaiuti, morto a Roma dopo una lunga malattia.
Con Bonaiuti “era rimasto un sentimento di vicinanza, di amicizia; lui si allontanò perché mi disse di non poter più lavorare” con alcune delle persone che erano nel partito. Lo ha detto Silvio Berlusconi al termine del funerale del suo storico portavoce Paolo Bonaiuti.
“Ho letto su alcuni giornali – prosegue Berlusconi nel ricordare Bonaiuti – che gli avrei fatto trovare gli scatoloni nel cortile di Palazzo Grazioli. Non ne sarei capace neppure con una persona di cui non sono amico”. L’ex premier invece ci tiene a sottolineare la “collaborazione che è durata 18 anni. Fu una collaborazione completa in cui Bonaiuti sedette sempre accanto a me e Gianni Letta nelle decisioni da assumere portando sempre un contributo di capacità critica e di intelligenza”.
Alla fine ricorda sempre Berlusconi , “le cose sono andate come sono andate: ci sono state delle prese di posizione da parte di uomini di Forza Italia che lui non ha condiviso e nonostante con me continuasse in assoluto la vicinanza e l’amicizia lui mi disse di non poter continuare a collaborare con queste persone. Io gli dissi ‘fai come credi ma naturalmente questo non deve invalidare il nostro rapporto di amicizia’. Da allora “ci telefonavamo una volta ogni 15 giorni, una volta al mese. Poi c’è stata questa malattia grave e dolorosissima che non gli permetteva di mangiare e parlare e alla fine era lui che diceva “spero che il Signore mi tiri a sé”. Bonaiuti, conclude il Cavaliere, “è stato un gentiluomo con un senso profondo di amicizia a cui io non ho mai potuto fare un solo rimprovero ma che anzi mi è stato molto utile in tante circostanze nell’espletare il ruolo di presidente del Consiglio. A lui va un ricordo affettuosissimo ed un grazie che mi viene dal profondo del cuore per tutto quello che lui ha dato a me”.
È stato “un grande professionista, un grande gentiluomo e un bell’esempio per chi fa questo lavoro”, ha detto Paolo Gentiloni, e sulla stessa lunghezza d’onda l’eurodeputato e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha affermato: “Bravo giornalista e bravo politico. Tante le battaglie combattute insieme. L’importante è che il ricordo non svanisca”.
“Gli ho voluto molto bene”, ha commentato il presidente di Riformismo e libertà, Fabrizio Cicchitto, che nel suo ricordo ha definito Bonaiuti un “personaggio straordinario che aveva la capacità di parlare con tutti” e a “fine giornata faceva un resume di questi colloqui con un’analisi politica applicata. Mise in piedi Il Mattinale, che era un giornale fatto solo per Berlusconi. Lo scrivevamo in sette o otto e scrivevamo tutto quello che ritenevamo vero, anche le cose che noi ritenevamo errori di Berlusconi e tutto era consentito”.
Secondo il senatore di Forza Italia Francesco Giro, “Bonaiuti ha creato un gruppo molto agguerrito che teneva informato Berlusconi su ogni minimo dettaglio della cronaca politica quotidiana e preparava dei dossier molto dettagliati che venivano discussi insieme a Berlusconi la sera. Di Paolo ricordo anche – ha concluso il parlamentare di FI – l’ironia talvolta icastica e bruciante, il carattere molto vivace e soprattutto una cultura straordinaria e una grande sensibilità”.
(Foto: Imagoeconomica)