“Il governo non potrà non partire dalla coalizione che ha vinto le elezioni, cioè il centrodestra e dal leader della forza più votata, cioè la Lega”. Lo ha detto il leader di Fi Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni al Quirinale sulla formazione del governo.
“Questo esecutivo ha bisogno di numeri parlamentari che il centrodestra da solo non è in grado di assicurare e quindi si possono fare accordi chiari con altri soggetti – ha aggiunto -, siamo consapevoli che dalle urne è uscito uno scenario politico inedito, ha prevalso il voto di protesta, del dispetto, del malcontento e della delusione”.
Il voto del 4 marzo, ha detto Berlusconi – è stato un “voto sulla protesta, il malcontento, il dispetto, la delusione”, e tuttavia “non siamo disponibili a soluzioni di governo in cui prevalgano l’invidia e l’odio sociale, il pauperismo, il giustizialismo”. Un governo di questo tipo, ha aggiunto Berlusconi – che non ha lasciato spazio a domande dei giornalisti – “ci metterebbe in difficoltà in Europa e innescherebbe una spirale recessiva con fallimenti a catena a partire dal settore bancario”.
“Siamo disponibili – ha concluso – a partecipare a soluzioni serie basate su accordi chiari e su cose concrete e fattibili, credibili in sede europea”.
(Testo: Askanews)
(Foto: Imagoeconomica)