Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema, Laura Boldrini e Gad Lerner, tra molti altri, hanno accompagnato Giuliano Pisapia al lancio del movimento “Insieme” sabato a piazza Santi Apostoli di Roma.
Sul palco, l’ex sindaco di Milano ha detto che “oggi nasce un nuovo soggetto politico, oggi si chiama ‘Insieme’ ma il nome lo sceglieremo insieme. Non una fusione a freddo ma una fusione a caldo. Penso a un discorso graduale atto a evolvere singole soggettività in unico soggetto politico”.
Secondo Pisapia, “c’è un popolo che vuole stare insieme e non capisce come sia possibile dividersi. Per quel popolo dobbiamo andare avanti indipendentemente da bandiere diverse, ma guardando gli obiettivi che sono gli stessi: eguaglianza sociale, diritti, capacità di dare risposte ai problemi del Paese senza demagogia”. Ha anche detto che “i gruppi parlamentari e comunali incomincino un percorso che a settembre li porti a essere uniti, uniti si vince. Oggi facciamo la prima cosa insieme per cambiare l’Italia e l’Europa”.
La sfida a Matteo Renzi, dunque, è una “casa comune” per la sinistra, che non è “una fusione a freddo”, in “radicale discontinuità” con le politiche degli ultimi anni.
Durante il suo intervento è stato anche molto duro e diretto Pierluigi Bersani. L’ex segretario Dem ha scandito il suo “basta a camarille, gigli magici e arroganza, non se ne può più” perché “non è che tutto il mondo gira attorno alla Leopolda”.
In piazza c’erano anche una delegazione di Sinistra italiana, il movimento “Possibile” di Pippo Civati, rappresentanti dell’associazionismo e dei comitati, ma anche alcuni esponenti di peso del Pd, a partire da Andrea Orlando, Gianni Cuperlo e Nicola Zingaretti. Secondo Orlando, “i contenuti espressi da Pisapia sono compatibili con la costruzione di un ampio schieramento progressista”.
Foto di Umberto Pizzi
Tutti i borbottii anti Renzi della carovana Insieme di Giuliano Pisapia. L’articolo di Francesco Curridori