L’8 novembre si è tenuto a Roma il convegno “La nuova disciplina antiriciclaggio”, confronto sulle nuove norme antiriciclaggio tra le massime autorità del settore. L’evento è stato organizzato dall’Istituto Luigi Sturzo e dal Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo (CISS). Insieme al presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, c’erano il Comandante Generale della Guardia di finanza Giorgio Toschi, il generale della Guardia di finanza (capo del terzo reparto operazioni) Stefano Screpanti, il Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) Claudio Clemente, il sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia Antonio Laudati e Vincenzo Mirko Carlone, della Direzione Compliance BancoBPM. I lavori sono stati introdotti dal presidente dell’Istituto Luigi Sturzo Nicola Antonetti, alla presenza del presidente del Centro internazionale Studi Luigi Sturzo (CISS) Gaspare Sturzo.
L’evento è stato organizzato pensando al decreto legislativo 90 del 25 maggio 2017, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 140 del 19 giugno 2017. Si tratta del provvedimento che ha recepito nell’ordinamento italiano la quarta direttiva dell’Unione europea sull’antiriciclaggio ed è servito per ampliare e “stressare” il principio dell’approccio basato sul rischio. Si prevede che le misure volte a prevenire o mitigare il riciclaggio, oltre che il finanziamento del terrorismo, debbano essere proporzionate ai rischi effettivamente individuati. “Il decreto 90 ha apportato significative modifiche non solo sotto il profilo delle definizioni, ma anche per quanto riguarda gli adempimenti di adeguata verifica della clientela, dei controlli interni, degli obblighi di conservazione e delle misure sanzionatorie”, spiega il comunicato stampa. Una profonda innovazione che ha spinto il l’Istituto Luigi Sturzo a mettere attorno al tavolo i massimi esponenti delle autorità italiane.
(Foto di Giuseppe Leanza)