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Marco Bussetti, Nello Musumeci e Giovanni Toti alla Bit di Milano. Le foto

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Gode di buona salute il turismo in Italia: dopo l’exploit del 2017 con oltre 400 milioni e 600 mila presenze registrate presso gli esercizi ricettivi e il record delle presenze internazionali che hanno superato il 50% del volume totale, il consuntivo per il 2018 si sta assestando tra i 425 – e 430 milioni di presenze. È quanto emerge dal XXII Rapporto sul turismo italiano, curato dall’Iriss-Cnr, e presentato alla Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano. Sono dati importanti: il comparto allargato del Turismo vale oltre il 12 per cento del nostro Pil.

Ma il Rapporto mette in evidenza anche una serie di criticità che vanno colte in anticipo per valorizzare ancora meglio la forte attrattiva generata dal nostro Paese. Alfonso Morvillo, direttore Iriss-Cnr ha sottolineato infatti i fenomeni di gentrificazione di alcuni centri storici a causa dei massicci flussi turistici, e ha ricordato che oltre il 50 per cento del fatturato del turismo si registra in sole cinque regioni del centro-nord.

La risposta all’eccesso di successo – secondo il ministro per il turismo Gian Marco Centinaio intervenuto all’inaugurazione della Bit – deve essere però la promozione di altre realtà “minori” e l’allungamento delle stagioni, e non certo quella di “spolpare” il turista con tasse di ingresso o di sbarco: un riferimento quest’ultimo in aperta critica alle scelte fatte dal Comune di Venezia nel tentativo di regolare il flusso di turisti giornalieri. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il governatore della Liguria Giovanni Toti, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci. Insieme al governatore della Lombardia Attilio Fontana e a quello della regione Veneto Luca Zaia.

(Testo Askanews – riproduzione riservata)

(Foto Imagoeconomica – riproduzione riservata)



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