Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nel palazzo della corte di Cassazione. Presenti le alte cariche dello Stato. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Senato Elisabetta Casellati e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in prima fila per ascoltare gli interventi del presidente e del procuratore generale della Cassazione, del vicepresidente del Csm David Ermini e del ministro della giustizia Alfonso Bonafede.
“Occorre avviare le riforme della procedura penale e della procedura civile, che nel mese di febbraio saranno oggetto di un unico disegno di legge delega. Tali riforme tenderanno alla costruzione, da un lato, di un procedimento penale improntato a canoni di speditezza, efficienza e snellimento per garantire la piena attuazione dell’articolo 111 della Costituzione, dall’altro lato, di un processo civile che miri all’efficienza della giustizia, quale fattore decisivo per la piena tutela dei diritti dei cittadini nonché per la ripresa economica del Paese”. Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Bonafede, nel corso del suo intervento.
“Il numero dei processi falcidiati dalla prescrizione” che ad ogni anno giudiziario veniva comunicato rivelava “un dispendio di energie e risorse accompagnato dalla sensazione amara di uno Stato che, di fatto, abdicava al proprio dovere di dare una risposta di giustizia”. Ha continuato il ministro Bonafede. La scelta di “sospendere la prescrizione dopo la sentenza di primo grado, soltanto da gennaio 2020, muove dalla consapevole necessità di fare andare a regime i primi investimenti previsti nella legge Finanziaria e di provvedere alla riforma del processo penale”.
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