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Bonino, Calenda, Gentiloni e Tabacci aprono la campagna elettorale di +Europa. Foto di Pizzi

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Emma Bonino, Sergio Staino, Bruno Tabacci
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Carlo Calenda
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Carlo Calenda
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Carlo Calenda
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Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova
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Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova
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Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova
Carlo Calenda, Riccardo Magi
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Carlo Calenda, Riccardo Magi
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Carlo Calenda
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Benedetto Della Vedova, Carlo Calenda
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Benedetto Della Vedova, Carlo Calenda
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Carlo Calenda, Emma Bonino
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Carlo Calenda, Emma Bonino
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Carlo Calenda, Emma Bonino, Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni
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Emma Bonino
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Emma Bonino, Sergio Staino
Carlo Calenda, Riccardo Magi

“I nostri avversari sono i 5 stelle, Salvini”, quindi “cerchiamo di non odiarci, di capire quale è la priorità dello scontro”. Con queste parole Emma Bonino ha aperto la campagna elettorale di +Europa, durante la convention che si è tenuta oggi a Roma. “Voglio dirlo anche a D’Alema, ultimamente gli è venuto il gusto di attaccarmi: non ho lesinato critiche al Pd quando lo ritenevo timido sull’Europa, sui conti pubblici e sui migranti ma non per questo +Europa giocherà al tanto peggio tanto meglio”, ha aggiunto. “Io – ha proseguito Bonino – sono radicale e liberale. Il mio avversario non è il Pd ma i vari Salvini, Di Maio e compagnia bella. Chiamarsi fuori è legittimo purché poi nessuno si lamenti se arriverà un ipotetico governo Salvini-Di Maio. Nessuno dopo si lamenti”.

“Facciamo una battaglia per un’ Italia seria contro l’Italia cialtrona, per l’orgoglio nazionale” ha detto lo Carlo Calenda spiegando quale è la sua idea di bipolarismo dopo il tramonto delle ideologie del ‘900. “Siamo ad un crinale storico per l’Europa ma l’Europa non c’è nei programmi. Lo si vede dalle proposte fantascientifiche che vengono fatte, un libro di Asimov. Si scherza promettendo cose che si sa di non poter mantenere. Si pensa di poter promettere impunemente queste cose, e non è così” (leggi qui tutti i dettagli).

E accanto a Bonino e Calenda, anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Abbiamo agganciato la ripresa” ma non dobbiamo pensare che “abbia risolto i problemi, sanato le ferite e le difficoltà. Dobbiamo guardare in faccia al disagio che c’è nella nostra società”. Ha detto il premier Gentiloni dal palco. “Se ci ipnotizziamo – ha proseguito – di fronte ai risultati macroeconomici, chiudiamo gli occhi verso il disagio e non avremo grandi manifestazioni di piazza e autunni caldi, avremo la chiusura, il nazionalismo, ilcrazzismo, il rifiuto del diverso, cose che non possiamo accettare e tollerare”. Gentiloni si è poi dovuto allontanare a causa della sparatoria di Macerata in cui un uomo dalla sua auto ha fatto fuoco ferendo sei uomini di origine straniera (qui i dettagli).

Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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