Skip to main content

Boschi, Carfagna, Madia e Marcegaglia. Tutte le donne in Confindustria viste da Umberto Pizzi

1 / 62
Emma Marcegaglia
2 / 62
Emma Marcegaglia
3 / 62
Patrizia Grieco
4 / 62
Patrizia Grieco
5 / 62
Patrizia Grieco
6 / 62
Marcegaglia e Descalzi
7 / 62
Marcegaglia e Descalzi
8 / 62
Patizia Grieco e Gianni De Gennaro
9 / 62
Patizia Grieco e Gianni De Gennaro
12 / 62
Mara Carfagna
13 / 62
Mara Carfagna
14 / 62
Mara Carfagna
15 / 62
Mara Carfagna ed Ettore Rosato
16 / 62
Laura Ravetto e Beatrice Lorenzin
17 / 62
Laura Ravetto e Beatrice Lorenzin
18 / 62
Maria Elena Boschi
19 / 62
Maria Elena Boschi
20 / 62
Maria Elena Boschi
21 / 62
Maria Elena Boschi
22 / 62
Maria Elena Boschi
23 / 62
Maria Elena Boschi
24 / 62
Maria Elena Boschi
25 / 62
Maria Elena Boschi
28 / 62
Maria Elena Boschi
29 / 62
Maria Elena Boschi
30 / 62
Boschi
32 / 62
Maria Elena Boschi
34 / 62
Maria Elena Boschi e Claudio De Vincenti
35 / 62
Boschi
36 / 62
Maria Elena Boschi
37 / 62
Maria Elena Boschi
38 / 62
Maria Elena Boschi
39 / 62
Marianna Madia e Giuliano Poletti
40 / 62
Teresa Bellanova
41 / 62
Teresa Bellanova
42 / 62
Maria Elisabetta Casellati
43 / 62
Maria Elisabetta Casellati
44 / 62
Madia e Poletti
45 / 62
Angelino Alfano e Roberta Pinotti
48 / 62
Gentiloni e Casellati
49 / 62
De Vincenti e Boschi
50 / 62
De Vincenti e Boschi
51 / 62
Madia e Poletti
52 / 62
Graziano Delrio e Beatrice Lorenzin
53 / 62
Maria Elena Boschi
54 / 62
Emma Marcegaglia
55 / 62
Maurizio Martina e Boschi
56 / 62
Maria Elena Boschi
57 / 62
Gentiloni e Casellati
58 / 62
Gentiloni e Casellati
59 / 62
Maria Elisabetta Casellati
60 / 62
Maria Elena Boschi
61 / 62
Boschi
62 / 62
Pinotti e Delrio

Tutte le donne di Confindustria. Tra le convenute all’assemblea 2018 di Confindustria, Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Roberta Pinotti, Teresa Bellanova, Patrizia Grieco, Beatrice Lorenzin, Emma Marcegaglia, Mara Carfagna e Laura Ravetto e Mariastella Gelmini.

Perplessa sul futuro governo anche la Marcegaglia, presidente dell’Eni ed ex numero uno di Viale dell’Astronomia, inseguita dai cronisti al termine dell’assise confindustriale. “Il Paese ha bisogno di essere governato e ha bisogno di non distruggere tutte le cose che sono state fatte, le riforme buone. Lo scenario è complesso, l’Italia è fragile e quindi non bisogna fare passi indietro”.

Per Gelmini invece, dall’assemblea annuale della Confindustria “arriva un preoccupato campanello d’allarme. L’Italia non può mettere in discussione la sua appartenenza all’Ue, non può azzerare gli impegni presi sulle grandi opere infrastrutturali, non può permettersi di trascurare le politiche industriali a favore di logiche assistenzialistiche”.

Il presidente di Confindustria Boccia, nel suo intervento, “è stato chiaro e ha messo in guardia le forze politiche che stanno tentando di formare il governo: no alla chiusura dell’Ilva, sì alla Tav, sì al Tap e al Terzo Valico, no allo statalismo. Le politiche industriali, dimenticate dal ‘contratto del cambiamento’ gialloverde, devono essere il cuore pulsante per il futuro del Paese. Non possiamo permetterci pericolosi salti nel buio perché a rimetterci sarebbero solo gli italiani”.

(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)


×

Iscriviti alla newsletter