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Buffagni, Spoletini e Tamburi alla presentazione dell’Osservatorio del Sole. Foto di Pizzi

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Fabio Tamburini
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Fabio Tamburini
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Andrea Picardi
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Andrea Picardi
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Fabio Tamburini e Fabio Spoletini
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Matteo Lasagna
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Matteo Lasagna
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Matteo Lasagna, Fabio Tamburini e Fabio Spoletini
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Fabio Tamburini
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Michele Andalini, Andrea Colucci e Andrea Bianchi
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Matteo Lasagna, Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Matteo Lasagna, Fabio Tamburini e Stefano Buffagni
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Matteo Lasagna, Fabio Tamburini, Stefano Buffagni e Fabio Spoletini
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Stefano Buffagni
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Fabio Tamburini e Stefano Buffagni

Accendere un riflettore sulle imprese, per raccontare i cambiamenti che avvengono. Questo l’obiettivo dell’Osservatorio sull’impatto delle tecnologie nelle imprese, presentato oggi a Roma e promosso da Sole 24 Ore e Politecnico di Milano, in collaborazione con la società Core. L’Osservatorio porterà a una due giorni di confronto serrato a Milano, nella sede del gruppo 24 Ore, l’11 e 12 marzo, con dieci tavoli di confronto e 50 speaker dei vari settori. Tra i partecipanti, il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, il viceministro dello Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, il vicepresidente di Confagricoltura, Matteo Lasagna, il direttore di Enel Italia, Carlo Tamburi e il country manager per l’Italia di Oracle, Fabio Spoletini.

“Per noi è importante parlare del cambiamento e del futuro”, ha detto Buffagni, spiegando come oggi “disponiamo di un valore aggiunto che all’estero ci viene riconosciuto, ma di cui spesso non abbiamo contezza. I dati registrati con l’Osservatorio, ci indicheranno come indirizzare le risorse: sono qui per capire meglio quali sono le misure utili per rilanciare le imprese e come declinare le misure ad hoc, per categorie di imprese”. Ad oggi sono 31 i miliardi di euro investiti nel 2019 dalle aziende italiane per le tecnologie digitali, il 2,3 per cento in più del 2018, in crescita nel 2020.

Altro tema sotto i riflettori è quello dell’agricoltura: “Dall’estero riceviamo continue richieste di supporto sul tema dell’agrifood, che potremo esportare, ma scontiamo i limiti delle nostro know how”, prosegue Buffagni. “Avere la possibilità di poter innovare di più, è molto interessante”, ha aggiunto Matteo Lasagna, per il quale “il processo in corso rappresenta il primo passo verso la terza rivoluzione agricola, dopo meccanizzazione e introduzione della chimica”. Anche per Spoletini, country manager di Oracle, ha fornito il suo punto di vista. “La rivoluzione digitale inizia adesso: ci sono grandi possibilità, ma ci possono essere anche grandi rischi”. Per Tamburi, direttore Enel Italia, invece “il settore energia sta vivendo una propria rivoluzione, che ci impone di muoverci in continuazione: non possiamo stare fermi”.

Pierangelo Fabiano, ceo di Core, società attiva nelle relazioni pubbliche e istituzionali, ha spiegato che “l’obiettivo dell’Osservatorio è quello di creare un dialogo a lungo termine tra le diverse realtà della business community, mondo accademico e istituzioni per analizzare le prospettive e gli sviluppi del business con le nuove tecnologie”. “Dopo il forum dell’11 e 12 marzo in cui presenteremo lo stato dell’arte sull’innovazione delle imprese italiane, il lavoro di ricerca continuerà nei mesi successivi per far diventare il Forum un hub che coinvolga sempre più aziende e istituzioni”.

(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)

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