“Non è il tempo delle riflessioni retrospettive ma di mettersi a camminare”. Così l’esponente del Pd ed ex ministro Carlo Calenda durante la presentazione del suo libro alla Galleria Alberto Sordi a Roma. E a proposito degli errori fatti dalle forze progressiste, Calenda ha detto: “Usano un linguaggio semplicistico in cui le paure sono derubricate mentre la paura è parte di ogni processo di cambiamento, è legittima e va compresa”.
Adesso quindi è il turno di Calenda di mettere sotto i raggi x meriti e colpe dei cinque anni di governo di centrosinistra di cui è stato tassello fondamentale come ministro dello Sviluppo Economico. A Piazza Colonna, Calenda ha presentato il suo ultimo libro, “Orizzonti selvaggi. Capire la paura e ritrovare il coraggio” (Feltrinelli). Un diario degli anni trascorsi nella stanza dei bottoni che lascia tante pagine per quel che verrà domani, dopo il pentaleghismo.
Insieme a lui a parlare del volume l’ex primo ministro Paolo Gentiloni, il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli, l’ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini, moderati dal giornalista Massimo Giannini.
Ad ascoltarlo, fotografati tra gli altri dal nostro Umberto Pizzi, Myrta Merlino, Marco Tardelli, Valeria Fedeli, Roberta Pinotti, Beatrice Lorenzin, Claudio De Vincenti.
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)