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Teo Luzi, Guido Crosetto e Amadeus presentano il Calendario dei Carabinieri. Foto di Pizzi

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Lamberto Giannini
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Lamberto Giannini
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Giovanni Maria Flick
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Lamberto Giannini e Nunzia Ciardi
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Lamberto Giannini e Nunzia Ciardi
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Guido Crosetto e Teo Luzi
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Guido Crosetto e Teo Luzi
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Amadeus e Guido Crosetto e Teo Luzi
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Amadeus e Guido Crosetto e Teo Luzi
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Teo Luzi
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Guido Crosetto
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Guido Crosetto
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Teo Luzi e Guido Crosetto
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Teo Luzi e Guido Crosetto
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Teo Luzi e Guido Crosetto
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Orazio Schillaci
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Orazio Schillaci
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Orazio Schillaci
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Amadeus
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Amadeus
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Amadeus
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Amadeus
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Guido Crosetto e Orazio Schillaci
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Orazio Schillaci
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Orazio Schillaci
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Orazio Schillaci
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Massimo Gramellini
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Massimo Gramellini
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Massimo Gramellini
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Massimo Gramellini
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Massimo Gramellini
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Teo Luzi
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Teo Luzi e Amadeus
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Teo Luzi e Amadeus
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Teo Luzi e Amadeus
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Teo Luzi e Amadeus
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Teo Luzi e Amadeus
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Guido Crosetto
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Massimo Gramellini
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Massimo Gramellini
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Teo Luzi
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Teo Luzi
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Guido Crosetto, Orazio Schillaci, Giovanni Maria Flick
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Guido Crosetto
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Guido Crosetto
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Massimo Gramellini
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Teo Luzi e Guido Crosetto
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Teo Luzi e Guido Crosetto
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Amadeus
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Teo Luzi e Guido Crosetto e Amadeus
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Guido Crosetto
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Guido Crosetto
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Guido Crosetto
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Massimo Gramellini e Guido Crosetto
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Massimo Gramellini e Guido Crosetto
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Massimo Gramellini e Guido Crosetto
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Massimo Gramellini e Guido Crosetto
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Roberto Sergio
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Guido Crosetto

Il Comandante Generale dell’Arma, generale di corpo d’armata Teo Luzi, ha presentato questa mattina il Calendario Storico dell’Arma dei carabinieri 2024, evento al quale è intervenuto il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

A illustrare l’opera, realizzata dallo studio di design Pininfarina con il contributo dell’editorialista Massimo Gramellini per la creazione dei testi, è il conduttore televisivo Amadeus, nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica. Il Calendario Storico 2024 dell’Arma è dedicato al tema “I carabinieri e le Comunità” e in particolare alla figura del Carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza, da momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna. La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024.

Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni – come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid-19. Storie che il Comandante Generale definisce “così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali” sottolineando come “i carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”. Le dodici storie – eterogenee per epoca storica, ambientazione geografica e avvenimenti narrati – sono unite dalla capacità di ascolto e di vicinanza dell’Arma, “filo conduttore” che attraversa l’intera narrazione del Calendario: una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma dei carabinieri – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere. Una banda che, nell’immaginario delle italiane e degli italiani, è diventata simbolo di una forza amica, sempre presente nei momenti e nei luoghi delle nostre vite. Le illustrazioni che compongono le 12 tavole sono disegnate a matita, tratto che contraddistingue la fase creativa delle opere di Pininfarina – dalle auto sportive ai progetti di architettura – e che valorizza e porta alla luce l’arte presente nell’operato quotidiano dei carabinieri, come evidenziato dal Comandante Generale “non è immediato pensarci, eppure c’è un’analogia evidente, fra le gesta compiute da persone in divisa, e il talento di chi le descrive o le illustra. Anche ad un carabiniere, in fondo, si richiede ciò che fanno gli artisti: aggiungere bellezza”.

Tiratura di 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in otto altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in sardo e friulano), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la l’Arma sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.

Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 91° edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2024 dell’Agenda illustrata attraverso quattro racconti dai quali si evince l’essenza del nostro operato. Si tratta di storie di fantasia ispirate alla realtà e capaci di tratteggiare la vera anima del Carabiniere esaltando il messaggio del servizio a favore della cittadinanza e della fiera consapevolezza di adempiere ad un ruolo sociale indispensabile.

(Testo – Askanews)

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)


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