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Che cosa è successo nel giardino di Marina Ripa di Meana. Foto di Pizzi

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Vittorio Camaiani e Marina Ripa di Meana
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Vittorio Camaiani e Marina Ripa di Meana
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Marina Ripa di Meana e Vittorio Camaiani
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Marina Ripa di Meana e Vittorio Camaiani
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Marina Ripa di Meana e Vittorio Camaiani
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Lucrezia Lante della Rovere
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Lucrezia Lante della Rovere
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Marina Ripa di Meana e Lucrezia Lante della Rovere
Ripa di Meana
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Vittorio Camaiani
Lucrezia Lante della Rovere
Ripa di Meana

Capsule ispirate a Marrakech per Vittorio Camaiani che fa sfilare la sua collezione nel giardino della casa romana di Marina Ripa di Meana, trasformato in un jardin Majorelle. Camaiani ha tratto spunto da un viaggio in Marocco e dopo aver subito il fascino misterioso del Maghreb ha reso omaggio a questa terra di spezie e mosaici, di luci e ombre. La collezione fa riferimento alla Marrakech di Yves Saint Laurent, al viaggio creativo che avrebbe certamente affascinato anche Talitha Getty, l’icona fashion degli anni Sessanta che importò per prima l’estetica etno-chic dal Marocco a Roma.

Vittorio Camaiani sorprende con sottili citazioni, con suggestioni che toccano il tema principale in modo mai scontato e anche questa volta è un gioco raffinato di rimandi ad evocare il suo Marocco. Il viaggio reale diventa per Camaiani viaggio mentale, creando una collezione di forte impatto, sospesa tra sartorialità e impennate creative.

(Testo Ansa)

Per Formiche.net c’era, ovviamente, Umberto Pizzi. Nella gallery fotografica gli scatti più significativi del Maestro.

(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione riservata)


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