La domanda di banda ultralarga non decolla e la diffusione degli accessi a internet super-veloce è ancora molto bassa: solo il 5,4% il numero di abbonati rispetto alla popolazione contro il 30% dell’Ue, anche se in aumento dell’1,6% rispetto al 2014 (anno in cui la percentuale era ferma al 3,8%). Questo è quanto emerge dalla Relazione annuale dell’Agcom illustrata dal presidente Angelo Marcello Cardani ieri, martedì 5 luglio, alla Camera.
“L’Italia -ha ricordato Cardani – si posiziona nel 2015 al 25esimo posto dell’indice ‘Digital Economy and Society’, risalendo di una posizione rispetto al 2014. Si continua a evidenziare, però, un’incapacità di risalire le posizioni dal lato della domanda. – ha sottolineato Cardani – I consumatori italiani continuano a preferire l’accesso alle reti mobili rispetto a quelle fisse (75% di diffusione contro il 53% degli accessi alla rete fissa a banda larga base) il che è da ritenersi sintomo di un rallentato processo di convergenza rispetto all’Europa in cui gli indicatori sono pressoché equivalenti e pari al 72 e al 75%”, ha concluso il presidente.
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(Foto: Stefano Carofei/Imagoeconomica)