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Caio, Cattaneo, Confalonieri e Guindani vanno ad ascoltare la relazione di Cardani (Agcom). Le foto

Angelo Marcello Cardani
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Angelo Marcello Cardani
Angelo Marcello Cardani
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Angelo Marcello Cardani
Antonio Catricalà
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Antonio Catricalà
Antonio Catricalà
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Antonio Catricalà
Pietro Guindani
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Pietro Guindani
Francesco Caio
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Francesco Caio
Fedele Confalonieri
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Fedele Confalonieri
Fedele Confalonieri
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Fedele Confalonieri
Corrado Calabrò
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Corrado Calabrò
Giovanni Pitruzzella
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Giovanni Pitruzzella
Antonio Campo Dall'Orto
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Antonio Campo Dall'Orto
Antonio Campo Dall'Orto
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Antonio Campo Dall'Orto
Monica Maggioni
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Monica Maggioni
Monica Maggioni
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Monica Maggioni
Guido Bortoni
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Guido Bortoni
Guido Bortoni
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Guido Bortoni
Giuseppe Recchi
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Giuseppe Recchi
Flavio Cattaneo
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Flavio Cattaneo
Maria Luisa Todini
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Maria Luisa Todini
Maria Luisa Todini
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Maria Luisa Todini
Giovanni Legnini
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Giovanni Legnini
Giovanni Legnini
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Giovanni Legnini
Mario Monti
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Mario Monti
Mario Monti
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Mario Monti
Angelo Marcello Cardani
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Antonio Catricalà
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Pietro Guindani
Francesco Caio
Fedele Confalonieri
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Corrado Calabrò
Giovanni Pitruzzella
Antonio Campo Dall'Orto
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Monica Maggioni
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Guido Bortoni
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Giuseppe Recchi
Flavio Cattaneo
Maria Luisa Todini
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Giovanni Legnini
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Mario Monti
Mario Monti

La domanda di banda ultralarga non decolla e la diffusione degli accessi a internet super-veloce è ancora molto bassa: solo il 5,4% il numero di abbonati rispetto alla popolazione contro il 30% dell’Ue, anche se in aumento dell’1,6% rispetto al 2014 (anno in cui la percentuale era ferma al 3,8%). Questo è quanto emerge dalla Relazione annuale dell’Agcom illustrata dal presidente Angelo Marcello Cardani ieri, martedì 5 luglio, alla Camera.

“L’Italia -ha ricordato Cardani – si posiziona nel 2015 al 25esimo posto dell’indice ‘Digital Economy and Society’, risalendo di una posizione rispetto al 2014. Si continua a evidenziare, però, un’incapacità di risalire le posizioni dal lato della domanda. – ha sottolineato Cardani – I consumatori italiani continuano a preferire l’accesso alle reti mobili rispetto a quelle fisse (75% di diffusione contro il 53% degli accessi alla rete fissa a banda larga base) il che è da ritenersi sintomo di un rallentato processo di convergenza rispetto all’Europa in cui gli indicatori sono pressoché equivalenti e pari al 72 e al 75%”, ha concluso il presidente.

Diversi gli uditori… ecco tutte le facce nella gallery di Formiche.net.

(Foto: Stefano Carofei/Imagoeconomica)



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