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Carlo Calenda è Formica dell’anno 2016. Le foto più recenti del ministro

Carlo Calenda
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Carlo Calenda
formica
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Carlo Calenda e Vincenzo Boccia
Carlo Calenda e Roberta Pinotti
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Carlo Calenda e Roberta Pinotti
Carlo Calenda e Riccardo Procacci
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Carlo Calenda e Riccardo Procacci
Carlo Calenda e Vincenzo Boccia
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Carlo Calenda e Vincenzo Boccia
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Carlo Calenda e Monica Maggioni
Carlo Calenda e Monica Maggioni
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Carlo Calenda e Monica Maggioni
CARLO CALENDA
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Andrea Romano e Carlo Calenda
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Riccardo Monticarlo, Carlo Calenda e Luisa Todini
Roberto Maroni, Roberto Snaidero e Carlo Calenda
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Roberto Maroni, Roberto Snaidero e Carlo Calenda
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Carlo Calenda e Laura Boldrini
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Matteo Renzi e Carlo Calenda
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Carlo Calenda e Andrej Kabjakou
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Carlo Calende e Gianmarco Giorda
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Marino Vago e Carlo Calenda
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Paolo Zegna e Carlo Calenda
Carlo Calenda
formica
Carlo Calenda e Roberta Pinotti
Carlo Calenda e Riccardo Procacci
Carlo Calenda e Vincenzo Boccia
Carlo Calenda e Monica Maggioni
CARLO CALENDA
Roberto Maroni, Roberto Snaidero e Carlo Calenda

Carlo Calenda è Formica dell’anno 2016. Figlio di un economista, Fabio Calenda, e della regista Cristina Comencini, Calenda ha 43 anni ed è stato manager prima di diventare ministro. È arrivato al Ministero dello Sviluppo economico nel 2013 in qualità di vice ministro, per poi diventare ministro nel governo Renzi e ora nel governo Gentiloni

Di lui Stefano Cingolani ha scritto su Formiche.net: “Carlo Calenda è arrivato come un ciclone annunciando che nei primi tre mesi avrebbe rovesciato come un calzino il ministero dello Sviluppo economico. Appena insediato, nei corridoi del palazzo progettato da Marcello Piacentini, lo avevano chiamato, con un sarcasmo che nascondeva il timore per il futuro, Calenda Cartago. Finora non ha sparso sale, semmai ha portato pepe, un cambiamento culturale non solo organizzativo, a cominciare dalla funzione stessa del Mise: non più ospedale della crisi, ma centro strategico di una politica industriale basata sui fattori e non sui settori, sulla difesa dell’industria italiana piuttosto che dell’italianità, come ha spiegato lo stesso ministro”.

(Tutti i diritti riservati)

 


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