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Carlo Calenda, il nuovo iscritto al Pd, visto da Umberto Pizzi. Foto d’archivio

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Susanna Camusso, Carlo Calenda e Maurizio Stirpe
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Susanna Camusso, Carlo Calenda
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Angelino Alfano, Roberta Pinotti e Carlo Calenda
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Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova,
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Emma Bonino, Carlo Calenda, Benedetto Della Vedova,
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Emma Bonino, Carlo Calenda
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Carlo Calenda
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Emma Bonino, Carlo Calenda
Emma Bonino e Carlo Calenda
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Emma Bonino, Carlo Calenda
Calenda
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Emma Bonino, Carlo Calenda
Emma Bonino e Carlo Calenda
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Emma Bonino, Carlo Calenda
Benedetto Della Vedova, Carlo Calenda
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Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova
Carlo Calenda
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Carlo Calenda e Beatrice Lorenzin
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Carlo Calenda
Carlo Calenda e Roberta Pinotti
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Carlo Calenda e Roberta Pinotti
Carlo Calenda
Carlo Calenda
Carlo Calenda e Mario Calabresi
Andrea Riccardi, Andrea Romano e Carlo Calenda
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Andrea Riccardi, Andrea Romano, Carlo Calenda
Emma Bonino e Carlo Calenda
Calenda
Emma Bonino e Carlo Calenda
Benedetto Della Vedova, Carlo Calenda
Carlo Calenda
Carlo Calenda e Roberta Pinotti
Carlo Calenda
Carlo Calenda
Carlo Calenda e Mario Calabresi
Andrea Riccardi, Andrea Romano e Carlo Calenda

“Non bisogna fare un altro partito, ma lavorare per risollevare quello che c’è. Domani mi vado a iscrivere al Pd”. È l’annuncio fatto su Twitter Carlo Calenda, rispondendo alle domanda dei suoi followers..

Il ministro per lo Sviluppo Economico in occasione delle elezioni politiche aveva annunciato il proprio voto per Paolo Gentiloni alla Camera e per Emma Bonino al Senato, e aveva presenziato alla chiusura della campagna elettorale di +Europa.

Una scelta a cui ha immediatamente replicato Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio: “Grazie Carlo!”, ha scritto sempre su Twitter. Anche Maurizio Martina parla “scelta giusta” e il portavoce Pd Matteo Richetti dice: “Si riparte alla grande” e “preparo il comitato d’accoglienza”. Plauso anche da Anna Finocchiaro, Sandra Zampa, Nicola Latorre.

Calenda ieri ha commentato questa decisione dicendosi d’accordo con la scelta del Pd di andare all’opposizione, ma contrario alle critiche di Matteo Renzi (da cui ha comunque ricevuto una telefonata di congratulazioni per la decisione di aderire al Pd) verso Gentiloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver ritardato il ritorno alle urne. “Trovo fuori dal mondo l’idea che la responsabilità della sconfitta sia di Gentiloni, Mattarella e di una campagna troppo tecnica”, ha twittato ieri il ministro.

(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)


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