Carlo Calenda mostra la tessera del Pd. Le foto

07/03/2018

1 / 34

Carlo Calenda

2 / 34

Carlo Calenda

3 / 34

Carlo Calenda

4 / 34

Carlo Calenda

5 / 34

Carlo Calenda

6 / 34

Carlo Calenda

7 / 34

Carlo Calenda e Maurizio Martina

8 / 34

Carlo Calenda e Maurizio Martina

9 / 34

Carlo Calenda

10 / 34

Carlo Calenda

11 / 34

Carlo Calenda

12 / 34

Carlo Calenda

13 / 34

Carlo Calenda

14 / 34

Carlo Calenda

15 / 34

Carlo Calenda

16 / 34

Carlo Calenda

17 / 34

Carlo Calenda

18 / 34

Carlo Calenda

19 / 34

Carlo Calenda

20 / 34

Carlo Calenda

21 / 34

Carlo Calenda

22 / 34

Carlo Calenda

23 / 34

Carlo Calenda

24 / 34

Carlo Calenda

25 / 34

Carlo Calenda

26 / 34

Carlo Calenda

27 / 34

Carlo Calenda

29 / 34

Carlo Calenda

30 / 34

Carlo Calenda

31 / 34

Carlo Calenda

32 / 34

Carlo Calenda e Maurizio Martina

33 / 34

Carlo Calenda e Maurizio Martina

34 / 34

Carlo Calenda e Maurizio Martina

Come annunciato su Twitter, Carlo Calenda si è iscritto al Pd. Ha pubblicato la foto della sua tessera, sempre sul social network, con la frase: “Come disse quello il dado è tratto”. Il Pd ha risposto a sua volta pubblicando una foto del vicesegretario Maurizio Martina con il ministro dello Sviluppo economico, che tiene in mano la tessera. “Benvenuto”, è il messaggio dei Dem. Il vicesegretario Maurizio Martina infatti lo ha accolto questa mattina alla sede del partito al Nazareno e Calenda ha anche visitato la redazione di Democratica.

“Nel Pd il leader c’è e fa il Presidente del Consiglio”, così su Twitter il ministro dello Sviluppo economico, sottolineando però che “se il Pd si allea con il M5s il mio sarà il tesseramento più breve della storia dei partiti politici”.

A giudizio del ministro “serve senz’altro una presa di coscienza sul futuro del Pd”, ma “non una resa dei conti sul passato. Ho sempre parlato chiaro con Matteo Renzi ma mi rifiuto di partecipare ora alla rimozione collettiva di un percorso che ha avuto anche tantissimi elementi positivi. Se cercano l’anti-Renzi non sono io”.

“Si può ripartire solo se lo si fa insieme. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è l’arrocco da un lato e il desiderio di resa dei conti dall’altro”. Al contrario bisogna “ridefinire il nostro messaggio al Paese, riaprire le iscrizioni e tenersi lontano dal M5s”.

(Foto-Imagoeconomica-riproduzione riservata)