Magistrato, sindaco di Bari, presidente della Regione Puglia e, adesso, aspirante segretario del Partito Democratico. Nella carriera professionale di Michele Emiliano – all’interno della litigiosa galassia Pd l’anti-Renzi per eccezione – ci sono almeno 4 vite.
La prima – per ovvie ragioni la meno immortalata dai fotografi – l’ha visto impegnato nel ruolo di pubblico ministero prima ad Agrigento e poi a Brindisi (dove si distinti per arresti a raffica di amministratori comunali in tutta la provincia) e, ora, potrebbe però rendergli impossibile l’approdo alla quarta vita. Il 6 aprile, infatti, il Consiglio Superiore della Magistratura stabilirà se Emiliano – che è tutt’ora un magistrato, seppur fuori ruolo e in aspettativa – possa o meno correre per la segreteria Pd e addirittura essere iscritto al Partito ed animarne il dibattito interno. D’altronde, per chiunque faccia parte della magistratura vige un divieto in tal senso.
Emiliano però – sicuro del fatto suo e della “strategia difensiva” approntata – va dritto per la sua strada. Che lo porta al prossimo 30 aprile quando il Partito Democratico celebrerà le sue primarie. Gli avversari – com’è noto – sono Matteo Renzi e Andrea Orlando. Un appuntamento al quale Emiliano arriva con l’etichetta del grillino prestato al Partito Democratico, nel senso che viene abbastanza unanimamente considerato “il più populista” degli esponenti Dem. Al suo fianco si sono già schierati, tra gli altri, i deputati pugliesi Francesco Boccia e Dario Ginefra, il romano Umberto Marroni, il senatore siciliano Giuseppe Lumia e Khalid Choauki.
Nel frattempo, comunque, Emiliano porta avanti anche la sua terza vita e cioè quella da presidente della Puglia, che ha preso il via nella primavera del 2015 Oggi – in questa veste – ha partecipato al tavolo di Palazzo Chigi con i governatori di Regione. E non ha lesinato stoccate al governo e soprattutto al precedente premier Matteo Renzi: “Vi ricordate i Patti per il Sud firmati dal governo e dalle varie Regioni per le città? Beh, non c’è neanche un euro disponibile“.
Prima di arrivare alla guida della Puglia, Emiliano si era invece dedicato alla sua città, a Bari, dov’è stato per due mandati consecutivi sindaco. Inizialmente civico e poi politico nel senso che al momento della prima elezione nel 2004 si era presentato con una lista civica sostenuta dai vari partiti di centrosinistra. Poi il cambio di strategia, con l’adesione al Pd fin dalle sue origini e il ruolo di segretario regionale del partito ricoperto dal 2007 al 2009.
Ecco tutta la sua carriera politica in 46 foto d’archivio.