Tutte le vite politiche di Leoluca Orlando, che all’esito delle amministrative di domenica scorsa (qui lo speciale di Formiche.net a cura di Andrea Picardi) è stato rieletto sindaco di Palermo per la quinta volta non consecutiva dopo il precedente mandato iniziato nel 2012 e le altre due esperienze, la prima tra fine anni ’80 e inizio anni ’90 e la seconda dal 1993 al 2000.
Esponente di punta della Democrazia Cristiana siciliana, tanto da lavorare a fine anni ’70 come consulente giuridico dell’allora presidente della Regione Piersanti Mattarella, il fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio barbaramente ucciso dalla Mafia. Fondatore della Rete – con cui viene eletto consigliere regionale e parlamentare -, prima amico e poi avversario del giudice Giovanni Falcone (qui un recente approfondimento di Formiche.net) al quale rivolse l’accusa di tenere nascoste nei suoi cassetti carte fondamentali.
E ancora il Parlamento europeo, la partecipazione al progetto dell’Asinello, l’ingresso nella Margherita di Francesco Rutelli e il suo abbandono per sostenere la cavalcata politica dell’ex magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro. Di cui Leoluca Orlando è uno dei più stretti collaboratori negli anni dell’Italia dei Valori. Fino al 2012 – quando dopo la nascita del governo di Mario Monti – decide di tornare alla Sicilia e a Palermo per essere rieletto sindaco.
Nel frattempo Di Pietro è sparito dalla scena politica mentre lui, Orlando, continua ad esserne un protagonista importante. Al punto ieri di arrivare ad avanzare il paragone – questo sì azzardato – con il nuovo presidente francese Emmanuel Macron.
Nella gallery la carriera di Leoluca Orlando (rieletto sindaco di Palermo) in 46 foto d’archivio
(Foto di Imagoeconomica)