Poche ore fa, in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato a Paolo Gentiloni l’incarico di formare il nuovo governo. Gentiloni, accettando con riserva, ha dichiarato: “Dalle consultazioni, è emersa l’indisponibilità delle maggiori forze delle opposizioni a condividere responsabilità in un nuovo governo. Dunque, non per scelta, ma per senso di responsabilità, ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”.
I tempi per formare il nuovo esecutivo, il 64esimo governo della Repubblica italiana, dovranno essere strettissimi. Il premier incaricato ha fatto sapere che tornerà al Quirinale “non prima di domani”.
Paolo Gentiloni, erede dei conti Gentiloni Silveri, ha 62 anni ed è nato a Roma, da una famiglia di origine nobile. Tra i suoi antenati c’è Vincenzo Ottorino Gentiloni, promotore dell’omonimo patto del 1913 con cui i cattolici fecero il loro ingresso nella vita politica italiana. Ricevuta un’educazione di stampo cattolica, Gentiloni ha cominciato a fare politica all’interno dei gruppi della sinistra extraparlamentare, prima nel Movimento Lavoratori per il Socialismo (Mls) e poi nel Partito di Unità Proletaria per il Comunismo. Gentiloni è laureato in Scienze politiche ed è giornalista professionista. Dopo l’esperienza maturata nel movimento studentesco, si è avvicinato prima ai temi del pacifismo e poi a quelli dell’ambientalismo. Nel 1984 ha assunto la guida della rivista di Legambiente Nuova Ecologia. È in quel periodo che ha conosciuto Francesco Rutelli, di cui negli anni Novanta diventerà uno dei portavoce (Rutelli nel frattempo era diventato sindaco di Roma). Gentiloni sarò poi nominato assessore al Turismo e al Giubileo della capitale.
Gentiloni è stato coordinatore della campagna dell’Ulivo per le elezioni politiche del 2001, quando Rutelli è stato sconfitto da Silvio Berlusconi. Prima di entrare nel Partito democratico Gentiloni faceva parte della Margherita, partito nel quale è stato deputato per la prima volta nel 2001. Dal 2005 al 2006 è stato presidente della commissione di vigilanza della Rai. Il suo primo incarico ministeriale è arrivato con il secondo governo di Romano Prodi: dal 2006 al 2008 è stato ministro delle Comunicazioni. In quel periodo ha partecipato alla fondazione del Partito democratico. Negli anni seguenti Gentiloni ha cominciato ad avvicinarsi a Matteo Renzi e nel 2013 si è candidato alle primarie del centrosinistra per sindaco di Roma, arrivando terzo dietro Ignazio Marino e David Sassoli. Nell’ottobre del 2014 ha ricevuto l’incarico di ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale nel governo Renzi, prendendo il posto di Federica Mogherini, nel frattempo divenuta alta rappresentante dell’Unione Europea per gli Esteri.
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