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Che facevano Celotto e Salis all’Auditorium di Roma. Le foto

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Alfonso Celotto e Silvia Salis
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Alfonso Celotto e Silvia Salis
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Silvia Salis
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Silvia Salis e Gaia Messerklinger
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Alfonso Celotto e Silvia Salis
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Gaia Messerklinger
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Silvia Salis
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Andrea Picardi e Silvia Salis
Celotto
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Alfonso Celotto e Silvia Salis
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Alfonso Celotto
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Alfonso Celotto
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Alfonso Celotto
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Alfonso Celotto e Silvia Salis
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Alfonso Celotto e Silvia Salis
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Gaia Messerklinger
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Alfonso Celotto
Celotto

È stata la vicepresidente vicaria del Coni, Silvia Salis (qui una sua recente intervista a Formiche.net), la protagonista dell’ultimo appuntamento dell’edizione 2023 dei Dialoghi sul diritto, tenuti dal professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Roma Tre, Alfonso Celotto, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

La kermesse, organizzata e promossa da Il Mulino, si è articolata in quattro distinti appuntamenti, ciascuno dei quali dedicato a un diverso articolo della Costituzione spiegato e commentato da un ospite di rilievo del panorama politico, economico e accademico italiano: l’ex ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca per parlare di doveri e compiti costituzionali a partire dall’articolo 3 della Costituzione, l’ex ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti sull’età della de-globalizzazione sulla base dell’articolo 1, il vicepresidente emerito della Consulta Enzo Cheli a proposito dei doveri costituzionali che scaturiscono dall’articolo 2 e infine, ieri Salis su lavoro, donne e inclusione alla luce dell’articolo 4.

A proposito di questo tema, nel corso della conversazione con Celotto la vicepresidente vicaria del Coni ha ricordato alcuni numeri sul tema fotografati da un recente studio realizzato dal Censis e promosso da Fondazione Lottomatica. Dallo studio emerge, ad esempio, come la donna che fa sport non stia solo meglio nel fisico e nella mente, ma sia anche meglio inserita nella società: lavora, studia, guadagna più di chi non fa esercizio fisico, ed è più moderna, in quanto aderisce a stili di vita e modelli di comportamento più evoluti e sostenibili. Le sportive possiedono titoli di studio più elevati di chi fa una vita sedentaria: il 26,9% è laureata e il 36,5% è diplomata, contro, rispettivamente, il 9,7% di laureate e il 27,3% di diplomate che non praticano sport. La donna che fa attività motoria non solo studia di più, ma lavora anche di più. Tra le over quindicenni che fanno sport, il 49,8% è occupata, il 17,6% è una studentessa e il 13,4% è casalinga.

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