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Che ci facevano Urso, Fitto e Paganetto al Cnel. Le foto di Pizzi

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Alfonso Ruffo e Vincenzo Boccia
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Ernesto Auci
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Ernesto Auci
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Giampaolo Galli ed Ernesto Auci
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Giampaolo Galli
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Luigi Paganetto e Adolfo Urso
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Luigi Paganetto e Adolfo Urso
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Raffaele Fitto, Renato Brunetta e Luigi Paganetto
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Raffaele Fitto
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Raffaele Fitto
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Raffaele Fitto
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Raffaele Fitto
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Raffaele Fitto
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Raffaele Fitto e Luigi Paganetto
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Raffaele Fitto, Luigi Paganetto e Adolfo Urso
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Raffaele Fitto, Renato Brunetta e Luigi Paganetto
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Renato Brunetta
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Vincenzo Boccia
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Renato Brunetta e Vincenzo Boccia
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Renato Brunetta e Vincenzo Boccia
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Luigi Paganetto e Adolfo Urso
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Luigi Paganetto e Adolfo Urso
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Vincenzo Boccia
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Vincenzo Boccia
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Vincenzo Boccia

Se è vero che l’Italia ha saputo reagire decisamente bene alla fine della pandemia e all’urto dell’inflazione (meglio di Francia e Germania e anche qui lo dicono i numeri), è altrettanto vero che ora bisogna capire come impostare la gestione dei fondi europei, a secolo Pnrr.

Non è un caso che al Cnel si sia tenuto un convegno dal titolo omonimo a quello dell’opera Spostare il baricentro, il Pnrr, l’Europa e la politica industriale (Eurilink Univesity Press), a cura di Luigi Paganetto, economista e coordinatore del Gruppo dei 20 di Tor Vergata. Molti i partecipanti. Da Renato Brunetta, presidente del Cnel a Pietro Benassi, ambasciatore, già Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, passando per Nicola Rossi, docente a Tor Vergata, Alberto Melloni, ordinario all’Università di Modena-Reggio Emilia e Vincenzo Boccia, presidente dell’Università Luiss Guido Carli. Ma soprattutto, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. I membri del governo, cioè, che rappresentano i due anelli di congiunzione tra Roma e Bruxelles. Per Formiche.net c’era Umberto Pizzi.

(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)


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