Grande commozione questa mattina al Tempietto Egizio del cimitero del Verano dove decine di persone hanno dato l’ultimo saluto al vignettista Vincenzo Gallo, scomparso a 72 anni dopo una lunga malattia.
A ricordare la storica matita del Foglio e colonna de ‘Il Male’ sono state le due figlie, Caterina e Costanza, che per celebrare il padre “come avrebbe voluto” hanno invitato i presenti “a prendere un Uniposca per imbrattare la bara”. E così è stato, fra il ricordo commosso dei tanti colleghi, da Giuliano Ferrara a Claudio Cerasa, e gli aneddoti della famiglia che ha raccontato il privato di chi per anni ha scherzato, ironizzato, su potenti e politici di ogni schieramento. Per le figlie “un supereroe con il super potere del disegno”, che per il collega Staino colpiva per la “sua dolcezza” e, a volte, “per la sua ingenuità” come quando “girando dei video satirici per Teletango fu messo in imbarazzo da Ilona Staller”. E poi le “gare di disegno con Andrea Pazienza a casa di un amico”, l’infanzia spensierata nelle campagne di Palermo, i primi anni de ‘Il Male’ e il disegno osceno lasciato nell’ascensore dell’ospedale dove era in cura e da lui ‘attribuito’ per gioco al collega Vauro.
Oggi per salutare Vincino c’erano anche il fotografo Tano D’Amico, l’amico e fotografo Umberto Pizzi, l’editore del Foglio Valter Mainetti e decine di colleghi giornalisti.
(Foto Umberto Pizzi. Riproduzione riservata)