La schedina ha condizionato gli umori di milioni di italiani, gli ascolti televisivi, e le sorti dello sport, per tanti anni “dissetato” dall’invenzione di tre giornalisti sportivi, Massimo Della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo a meno di un anno dalla fine della Seconda guerra mondiale. Ha fatto la felicità di chi giocava, ma anche quella dello Stato. Marino Bartoletti parla a ruota libera degli esordi di Sisal, l’azienda che ieri ha festeggiato il suo settantesimo anniversario al Casino dell’Aurora Pallavicini di Roma, a due passi dal Quirinale.
A celebrare la ricorrenza insieme al presidente Augusto Fantozzi e all’ammistratore delegato Emilio Petrone, c’erano il sottosegretario all’Economia con delega al gioco, Pier Paolo Baretta, Marco Caputo, capo del dipartimento per i rapporti con il Parlamento della presidenza del consiglio dei ministri, il senatore Mauro Del Barba, e l’atleta olimpica Guendalina Sartori.
Il dibattivo moderato dalla giornalista di La7, Myrta Merlino, ha aperto i festeggiamenti culminati con le note di Nina Zilli.
Leggi cosa si è detto sul gioco d’azzardo ai 70 anni di Sisal nell’articolo di Valeria Covato
(c) Umberto Pizzi. Tutti i diritti riservati