In occasione del primo anniversario del terremoto che ha colpito il Centro Italia, ad Amatrice, città simbolo del sisma è stata organizzata una messa e una fiaccolata, partita alle 3.36, ora esatta della scossa.
Alla messa ha partecipato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che al suo arrivo ha voluto salutare i parenti delle vittime insieme alla moglie. A fianco del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi c’erano anche il commissario del governo per la ricostruzione Vasco Errani, il sindaco di Roma Virginia Raggi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e il suo predecessore Fabrizio Curcio.
“Rinviare non paga mai. Neanche in politica, perché il tempo è una variabile decisiva. La ricostruzione – al contrario – è vera quando evita frasi fatte (“Ricostruiremo com’era, dov’era”) e chiarisce che ricostruire è possibile. Ma non l’identico, bensì l’autentico”, ha detto il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, nel corso dell’omelia durante la messa celebrata ad Amatrice, a un anno dal sisma nel Centro Italia.
La fiaccolata organizzata alle 3.36 è partita dal campo sportivo e ha percorso le strade principali della cittadina passando ma non entrando nella zona rossa dove la distruzione e le macerie sono ancora protagoniste.
Sono stati letti tutti i nomi delle persone che hanno perso la vita nel sisma, un appello durato quasi due ore e interrotto da applausi e lacrime.
Il corteo è culminato con 249 simbolici rintocchi di campana. Il sindaco Sergio Pirozzi ha scoperto un monumento in memoria delle vittime, che raffigura la antica moneta “Fidelis Amatrix” realizzata dallo scultore Marino Di Prospero.
(Foto Stefano Carofei/ImagoEconomica)