Appuntamento ieri alla Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna a Roma per “#InnomedelPil. Frequenze strategiche-Il 5G e l’impatto sulla sicurezza nazionale”, evento organizzato da “Fino a prova contraria”, tra gli ospiti intervenuti il vicepremier Matteo Salvini, Roberto Maroni, Luigi Gubitosi, ad e dg di Telecom Italia, il prof. Gennaro Vecchione, direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza, il generale Francesco Vestito, comandante del Comando interforze per le operazioni cibernetiche e Paola Severino, vicepresidente della Luiss Guido Carli. Ha moderato Annalisa Chirico, presidente di Fino a prova contraria.
“L’imminente avvento del 5G, la rete ultraveloce di nuova generazione, aumenterà esponenzialmente l’utilizzo dell’Internet of Things e dei big data all’interno della società. Da un lato questo porterà il Paese verso un futuro di nuove opportunità digitali in diversi campi di applicazione (sanità, industria 4.0, turismo, mobilità); dall’altro la possibilità di veicolare un enorme e crescente volume di dati, spesso sensibili, pone interrogativi sulle misure da adottare per tutelarne riservatezza, integrità e disponibilità”, così il tema del dibattito è spiegato sulla pagina dell’associazione.
Umberto Pizzi era presente all’evento per Formiche.net
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)