Senza scienza non c’è futuro, né sicurezza e né tantomeno benessere. E lo stesso vale per la salute. Per questo l’Italia deve dotarsi il prima possibile di una propria Strategia nazionale per le Life Sciences, quella branca delle scienze naturali che si occupa degli organismi viventi e oggi più che mai al centro della continua innovazione che sta investendo il comparto sanitario a livello tecnologico, in particolare a livello di produzione. Una proposta in questo senso è arrivata nel corso di un dibattito, promosso e organizzato a Montecitorio da Formiche e Healthcare Policy, nel corso del quale è stata presentata la prima Strategia nazionale per le Life Sciences.
Al confronto, moderato da Alessandra Maria Claudia Micelli, direttrice di Healthcare Policy e condiretrice di Formiche e tenutosi presso la sala stampa della Camera, hanno preso parte Ylenia Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Intergruppo parlamentare One health, Luciano Ciocchetti, vice presidente della Commissione Affari sociali della Camera e presidente dell’Intergruppo parlamentare One health, Guido Rasi, consulente del ministro della Salute e professore di Microbiologia presso l’Università di Roma Tor Vergata e Pierluigi Paracchi, ceo di Genenta Science e moderatore del Tavolo di lavoro per l’Internazionalizzazione del settore Biotecnologico promosso dal ministero per gli Affari Esteri. Tra i presenti anche Giovanni Tria, ex ministro dell’Economia, tra i curatori della Strategia per le Life Sciences.
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