È stata approvata ieri la legge sulle unioni civili che, per la prima volta in Italia, istituisce le unioni per persone dello stesso sesso. La proposta di legge presentata dalla senatrice Monica Cirinnà ha avuto un iter travagliato che ne ha modificato l’assetto, soprattutto con lo stralcio dell’articolo 5 che prevedeva la cosiddetta “stepchild adoption”, ossia adozione del figliastro, che avrebbe consentito l’adozione, appunto, del figlio del proprio partner per le coppie di fatto, sia etero che omosessuali.
Dopo l’approvazione della legge il ministro Maria Elena Boschi, Monica Cirinnà, Anna Paola Concia e tanti altri parlamentari e componenti del Partito democratico sono scesi in piazza per festeggiare. “Una bellissima giornata per tutti gli italiani e le italiane #unionicivili #promessamantenuta”, ha scritto Boschi su Twitter, mentre gli sbuffi per la nuova legge arrivano sia dal mondo cattolico che dallo stesso Pd.
Come spiegato da Giovanni Bucchi (qui l’articolo completo), c’è chi ha lamentato una mobilitazione tardiva della Cei guidata da Nunzio Galantino in opposizione alla legge, così come non si capisce chi proporrà (e se si proporrà) un eventuale referendum per abrogare la legge Cirinnà.
Dal Partito democratico, invece, è la deputata e filosofa Michela Marzano a gioire a metà per la legge approvata ieri: “Lo so che, sulle unioni civili, non si poteva forse fare diversamente e considero che sia importante per l’Italia avere finalmente una norma che garantisca e protegga le persone omosessuali – ha dichiarato Marzano a Repubblica -. Aver però eliminato ogni riferimento a ‘famiglia’ e ‘familiare’ – parlando delle unioni civili come una semplice ‘specifica formazione sociale’ – e aver stralciato la ‘stepchild adoption’ rappresentano un vulnus per me difficile non solo da accettare, ma anche da giustificare pubblicamente”. Per questa ragione la deputata ha dato le dimissioni dal gruppo del Pd alla Camera, andando a confluire nel Gruppo Misto.
Ecco tutte le foto festanti di Maria Elena Boschi, Monica Cirinnà e Anna Paola Concia, firmate Umberto Pizzi.