“Ho sempre cercato di sperimentare linguaggi diversi a seconda di quello che volevo esprimere. Quando dico che i film sono prototipi e non prodotti, voglio dire proprio questo: ogni film è un’operazione espressiva unica che non può e non deve ricadere nelle formule preordinate. Riguarda l’essere autore più che l’essere comunista. Se poi le due cose coincidono…”. Sono le parole del regista Citto Maselli, morto oggi a Roma, che si possono leggere in una delle ultime interviste da lui rilasciate alla rivista Left.
A dare la notizia della sua morte il segretario di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo. “Con grande dolore – scrive in una nota – debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli. L’ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina e a cui va l’abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni del Partito. Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile”.
“Devo togliere il cappello del Presidente per salutare l’amico Citto con cui, come molti altri, ho condiviso diverse stagioni della vita e della storia del cinema italiano – dichiara il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto – Citto ha sempre generosamente costretto tutti i suoi amici a non essere mai sicuri di essere nel giusto, e pur essendo lui un’inscalfibile roccia di convinzioni, riusciva a rendere dialettica anche una conversazione sulle previsioni del tempo. Una grande dote che trasformava accese discussioni in un rinsaldarsi della stima e dell’amicizia. Del suo cinema parleranno in molti e giustamente metteranno in risalto la sua unicità. Gli chiedo scusa per non essere riuscito a fargli fare un documentario su Visconti a cui teneva moltissimo, ma sono lieto di essere stato motore insieme ad Alberto Barbera e a tutti gli autori presenti alla Mostra del Cinema del 2021 di un grande e meritato omaggio alle sue doti di uomo e artista. Abbraccio Stefania Brai, che malgrado l’innata discrezione ha svolto nella vita e nella storia della cultura italiana un ruolo altrettanto significativo di quello del compagno di una vita”. Nel 2021, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, le Giornate degli Autori e la Settimana Internazionale della Critica avevano dedicato insieme un Omaggio a Citto Maselli.
Ecco le foto di Umberto Pizzi.
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