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Chi ha parlato di beni culturali al circolo Aniene con Dario Franceschini. Foto di Pizzi

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Roberto Dante Cogliandro e Dario Franceschini
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Roberto Dante Cogliandro e Giuseppe Tesauro
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Dario Franceschini e Pippo Marra
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini e Simona Agnes
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Roberto Dante Cogliandro, Dario Franceschini, Giuseppe Tesauro, Silvia Calandrelli e Simona Agnes
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Mauro Renna, Giuseppe Tesauro e Dario Franceschini
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Mauro Renna, Giuseppe Tesauro e Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini
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Dario Franceschini e Silvia Calandrelli
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Dario Franceschini e Silvia Calandrelli
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Monsignor Paolo Vianello
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Monsignor Paolo Vianello
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Pippo Marra e Simona Agnes
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Pippo Marra e Simona Agnes

È stata presentata mercoledì 12 luglio la raccolta di saggi “Beni di interesse culturale-Problematiche e prospettive”, a cura del notaio Roberto Dante Cogliandro ed edito da Rogiosi, al circolo Aniene di Roma.

Il libro contiene contributi di giuristi, architetti, archeologi ed archivisti di fama che danno una visione d’insieme sul patrimonio culturale che il Bel Paese offre oggi, con una chiave di lettura che vuole puntare sull’innovazione e sulla multidisciplinarità.

Insieme all’autore sono intervenuti all’appuntamento il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, monsignor Paolo Vianello, Giuseppe Tesauro, giurista e attuale presidente di Banca Carige, Mauro Renna, professore della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli, che ha anche moderato l’evento.

“I visitatori dei musei sono passati dai 38 milioni del 2013 ai 45 milioni e mezzo del 2016: sette milioni e mezzo di visitatori in più” ha detto il ministro Franceschini durante il dibattito della presentazione. “Ci siamo un po’ seduti immaginando che il nostro immenso patrimonio culturale bastasse da solo ad attrarre turisti da tutto il mondo”, ha aggiunto il ministro. “Abbiamo curato la tutela più che la valorizzazione, ovvero l’investimento sul futuro. Ma in questi tre anni e mezzo abbiamo messo in atto un’operazione di modernizzazione attraverso un sistema di riforme per snellire il complesso sistema esistente e puntando sulla promozione anche attraverso la multimedialità, la didattica, i servizi ai turisti, il legame tra corsi universitari e soprintendenze”.

Guarda le foto di Umberto Pizzi (riproduzione riservata)


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