A un mese dal referendum che deciderà il destino delle trivelle entro le 12 miglia marine, il comitato Sì Triv Ottimisti e Razionali ha tenuto una conferenza stampa per spiegare perché sia sbagliato andare a votare.
Oltre al presidente Gianfranco Borghini, intervistato da Formiche.net di recente, erano presenti diversi esponenti del comitato, come Rosa Filippini, della direzione di Amici della Terra, il giornalista e firma di Formiche.net e del Foglio Stefano Cingolani, diversi esponenti politici del ravennese, come il consigliere regionale Gianni Bessi, Ernesto Auci, direttore Firstonline.it, Alessandro Beulcke, del Nimby Forum, Piercamillo Falasca di Strade, e Patrizia Feletig, di Contro l’Italia dei NO.
L’intervento di Rosa Filippini è stato uno tra i più duri. “Dagli anni ’70 ci sono stati 27 disastri petroliferi, tutti causati da petroliere – afferma Filippini – Ricordo il naufragio della Moby Prince del ’91 nel tratto di mare davanti a Genova che causò la perdita in mare di migliaia di tonnellate di petrolio. Invece nessuno di questi 27 incidenti sono stati causati dalle trivellazioni. L’effetto di una vittoria del Sì al referendum comporterebbe la chiusura delle piattaforme e quindi maggiori rischi ambientali dovuti al necessario aumento del traffico delle petroliere”. Il presidente di Amici per la terra, rispondendo a una giornalista che parlava di “disincentivi all’economia verde”, ha affermato: “Lei lo sa che vengono investiti 12 miliardi all’anno sull’energia rinnovabile? Sa quanti sono 12 miliardi? Ci si potrebbe ripianare il debito dello Stato. Per questo motivo, anche se il prezzo del petrolio va giù, le bollette dell’energia non diminuiscono. Vorrei essere disincentivata io allo stesso modo”.
(Foto: Sveva Biocca)
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