Skip to main content

Chi c’era alla conferenza stampa dei Sì Triv al referendum del 17 aprile. Le foto

Gianfranco Borghini, Stefano Cingolani e Patrizia Feletig
1 / 21
Gianfranco Borghini, Stefano Cingolani e Patrizia Feletig
2 / 21
Stefano Cingolani e Patrizia Feletig
Gianni Bessi
6 / 21
Gianni Bessi
Rosa Filippini
9 / 21
Rosa Filippini
Stefano Cingolani e Patrizia Feletig
10 / 21
Stefano Cingolani e Patrizia Feletig
Patrizia Feletig
12 / 21
Patrizia Feletig
Gianni Bessi
13 / 21
Gianni Bessi
Stefano Cingolani
14 / 21
Stefano Cingolani
Alberto Brambilla
17 / 21
Alberto Brambilla
18 / 21
Ernesto Auci
Rosa Filippini, Gianfranco Borghini e Stefano Cingolani
19 / 21
Rosa Filippini, Gianfranco Borghini e Stefano Cingolani
Patrizia Feletig
20 / 21
Patrizia Feletig
Rosa Filippini
21 / 21
Rosa Filippini
Gianfranco Borghini, Stefano Cingolani e Patrizia Feletig
Gianni Bessi
Rosa Filippini
Stefano Cingolani e Patrizia Feletig
Patrizia Feletig
Gianni Bessi
Stefano Cingolani
Alberto Brambilla
Rosa Filippini, Gianfranco Borghini e Stefano Cingolani
Patrizia Feletig
Rosa Filippini

A un mese dal referendum che deciderà il destino delle trivelle entro le 12 miglia marine, il comitato Sì Triv Ottimisti e Razionali ha tenuto una conferenza stampa per spiegare perché sia sbagliato andare a votare.

Oltre al presidente Gianfranco Borghini, intervistato da Formiche.net di recente, erano presenti diversi esponenti del comitato, come Rosa Filippini, della direzione di Amici della Terra, il giornalista e firma di Formiche.net e del Foglio Stefano Cingolani, diversi esponenti politici del ravennese, come il consigliere regionale Gianni BessiErnesto Auci, direttore Firstonline.itAlessandro Beulcke, del Nimby Forum, Piercamillo Falasca di Strade, e Patrizia Feletig, di Contro l’Italia dei NO.

L’intervento di Rosa Filippini è stato uno tra i più duri. “Dagli anni ’70 ci sono stati 27 disastri petroliferi, tutti causati da petroliere – afferma Filippini – Ricordo il naufragio della Moby Prince del ’91 nel tratto di mare davanti a Genova che causò la perdita in mare di migliaia di tonnellate di petrolio. Invece nessuno di questi 27 incidenti sono stati causati dalle trivellazioni. L’effetto di una vittoria del Sì al referendum comporterebbe la chiusura delle piattaforme e quindi maggiori rischi ambientali dovuti al necessario aumento del traffico delle petroliere”. Il presidente di Amici per la terra, rispondendo a una giornalista che parlava di “disincentivi all’economia verde”, ha affermato: “Lei lo sa che vengono investiti 12 miliardi all’anno sull’energia rinnovabile? Sa quanti sono 12 miliardi? Ci si potrebbe ripianare il debito dello Stato. Per questo motivo, anche se il prezzo del petrolio va giù, le bollette dell’energia non diminuiscono. Vorrei essere disincentivata io allo stesso modo”.

(Foto: Sveva Biocca)

ECCO IL MANIFESTO-APPELLO DI PROF E PROFESSIONISTI PROMOSSO DA ALBERTO CLÒ

 



×

Iscriviti alla newsletter