In un “mondo globalizzato ma anche frammentato” serve “mantenere la coesione per reggere” le varie sfide. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla vigilia dell’inizio del G20, il primo in Argentina e nell’America del Sud. Parlando ieri nella serata di Buenos Aires durante un ricevimento con la comunità italo-Argentina alla Casa Rosada, dove poco prima aveva avuto un incontro bilaterale con il presidente argentino Mauricio Macri, Conte ha affermato che il summit tra le 20 principali economie al mondo “si preannuncia molto stimolante. Ho apprezzato i temi” selezionati da Macri per il G20: futuro del lavoro, le infrastrutture per lo sviluppo, il futuro alimentare sostenibile e la parità di genere. Secondo Conte, il leader argentino “ha individuato le sfide su cui noi governanti dobbiamo confrontarci e che richiedono grande responsabilità”.
“Abbiamo compiuto alcuni progressi, non siamo in guerra con l’Italia”, ha detto Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue, sulla manovra italiana. E, rispondendo in una conferenza stampa prima del vertice G20 di Buenos Aires a una domanda sulla possibilità che la Ue faccia partire una procedura contro l’Italia, segnala che alcuni progressi sono stati compiuti.
“Avrò un incontro con Giuseppe Conte oggi o domani – ha detto Juncker – e ho avuto un incontro costruttivo con lo stesso primo ministro italiano lo scorso sabato a Bruxelles. Abbiamo compiuto alcuni progressi, non siamo in guerra con l’Italia. Voglio che l’Italia sia quello che è sempre stata, dentro l’Europa e che non gira le spalle all’Europa. L’atmosfera – ha sottolineato il presidente della Commissione Ue – è buona, stiamo facendo progressi e non dovremmo drammatizzare questo tema. Siamo con l’Italia e l’Italia è con noi”.
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(Foto: Imagoeconomica)