“Sono professore e avvocato, ho perorato le cause di tante persone, mi accingo a difendere gli interessi di tutti gli italiani, nelle sedi europee e internazionali: mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano”. Lo ha detto il premier incaricato Giuseppe Conte ieri al Quirinale.
“Con il Presidente della Repubblica – ha riferito al termine del lungo colloquio con Sergio Mattarella – abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata che stiamo attraversando e delle sfide di cui sono consapevole, così come sono consapevole della necessità di confermare la collocazione internazionale ed europea dell’Italia”.
“Fuori da qui – ha aggiunto Conte – c’è un Paese che attende la nascita di un esecutivo e attende risposte, quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento”. “Il contratto su cui si fonda – ha anticipato – a cui ho dato un contributo, rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento dei cittadini, lo porrò a fondamento dell’azione di governo”.
“Se riuscirò a portare a compimento all’incarico esporrò alle Camere un programma basato sulle intese intercorse tra le forze politiche maggioranza”, ha detto il premier incaricato.
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