I rischi di un ingresso massiccio dei cinesi in Italia nelle tecnologie informatiche e telematiche di nuova generazione, lo scenario della cosiddetta Via della Seta. Ma anche lo sviluppo delle dinamiche politico-militari in Libia e le connessioni con i flussi di migranti e il terrorismo fondamentalista. A distanza di sei mesi il Copasir (comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) sente di nuovo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha la delega sull’intelligence.
Il comitato, presieduto da Lorenzo Guerini (Pd), aveva partecipato il 28 febbraio scorso alla presentazione a palazzo Chigi della Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2018, presenti Conte e i vertici dei servizi: Gennaro Vecchione (Dis), Mario Parente (Aisi) e Luciano Carta (Aise). Nella relazione di Conte al Copasir sono state affrontate le questioni più urgenti, dalle minacce cyber alle insidie per l’economia nazionale, alla rimodulazione delle strategie Isis e Al Qaeda. Ma alcuni dossier sono diventati ormai scottanti e oggi il Copasir li affronta nell’audizione di Conte.
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