Il primo incontro del format targato Agol “In Persona” alla Casa del Cinema a Roma ha visto come ospite Davide Casaleggio che si è confrontato con Pierangelo Fabiano, presidente dell’Associazione giovani opinion leader.
Nel corso della conferenza Casaleggio ha messo in guardia su quali potrebbero essere i rischi di un mercato del lavoro che si trova a fronteggiare mutamenti molto rapidi tanto da coinvolgere lavoratori appartenenti a una stessa generazione. “Noi stiamo vivendo una realtà che non riusciamo a percepire. Pensiamo ai progressi esponenziali del blockchain, una vera e propria infrastruttura rivoluzionaria o dell’Intelligenza Artificiale che massimizza la produttività delle industrie che ne fanno uso. Mai era capitato che il progresso tecnologico fosse più rapido dello scorrere di una generazione”, ha detto Casaleggio. “Questo vuol dire che non c’è il tempo per consentire a una nuova generazione di lavoratori di formarsi per rispondere alle mutate esigenze del mercato del lavoro. Inevitabilmente questo lascia e lascerà fuori dall’attività lavorativa tante persone perché le occupazioni di massa saranno rimpiazzate. Questo rende indispensabile puntare sulla formazione per riconvertire le persone verso nuove professioni”.
Sul tema della cittadinanza digitale l’opinione di Casaleggio è netta: “È il progresso tecnologico a fare sorgere nuove esigenze e nuovi diritti da tutelare. Se secoli fa è stata l’invenzione della stampa di Gutenberg a far nascere la libertà di stampa oggi è la rete a creare nuovi diritti e nuovi modi di partecipare alla vita della comunità. A Parigi, come a New York centinaia di persone partecipano a ‘Bilancio partecipato’, e magari ci arriveremo anche in Italia “, dice Casaleggio dal palco della Casa del Cinema. I “nuovi diritti” possono essere anche tra di loro confliggenti. “Pensate al diritto all’oblio. Da una parte c’è il diritto, per chi lo desidera, di vedere cancellate le proprie tracce sulla rete. Dati che oggi sono in mano a giganti della tecnologia come Google e Facebook. Dall’altra parte, però, c’è il diritto a poter scrivere la Storia. Perciò se una persona si è macchiata di gravi crimini, come atti terroristici, è giusto che ne resti testimonianza”.
Per Formiche.net all’evento era presente anche il nostro maestro Umberto Pizzi.
Leggi qui l’intervista di Maria Scopece a Casaleggio durante la serata Agol
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)