C’era anche l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita ieri all’Istituto Luigi Sturzo per la riedizione della biografia del fondatore del Partito Popolare Italiano scritta nel 1925 da Mario Ferrara, il nonno di Giuliano Ferrara.
All’appuntamento era presente anche l’ex direttore del Foglio, oltre al presidente dell’Istituto Sturzo Nicola Antonetti, il curatore del volume Emanuele Bruzzone e il professore di Storia delle dottrine politiche dell’università Lumsa Rocco Pezzimenti. A moderare il dibattito lo scrittore e giornalista Maurizio Gentilini.
Nel corso della presentazione De Mita ha ricordato il pensiero e l’azione di Don Sturzo ed evidenziato come della sua eredità politica faccia parte anche l’idea che “la politica estera sia una proiezione della politica interna“. L’ex presidente del Consiglio ha anche commentato: “La storia del popolarismo è una grande storia civile. Prego la grazia di allungarmi ancora un po’ la vita per recuperarne e affermarne appieno il valore“.
Colmo di cenni biografici l’intervento di Ferrara che ha ricordato come suo nonno Mario – autore del libro – sia scomparso quando lui era ancora un bambino. Il fondatore del Foglio ha quindi sottolineato i meriti di Sturzo e l’attualità della sua impostazione, fondata sull’idea che i cattolici dovessero partecipare alla vita politica ma in una posizione di autonomia rispetto alle gerarchie ecclesiastiche.
Ecco gli scatti del Maestro Umberto Pizzi.
(Foto Umberto Pizzi/riproduzione riservata)