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La democrazia diretta secondo Carfagna, Nicita, Orsina e Sabatini. Foto di Pizzi

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Barbara Carfagna ed Enrica Sabatini
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Stefano da Empoli e Giovanni Orsina
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Stefano da Empoli, Giovanni Orsina e Andrea Picardi
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Gianluca Sgueo
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Enrica Sabatini, Giovanni Orsina e Barbara Carfagna
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Enrica Sabatini, Giovanni Orsina e Barbara Carfagna
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Gianluca Sgueo, Andrea Picardi e Stefano da Empoli
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Andrea Picardi e Antonio Nicita
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Stefano da Empoli e Vittorio Calaprice
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Barbara Carfagna ed Enrica Sabatini
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Stefano da Empoli e Giovanni Orsina
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Federico Anghelé, Stefano da Empoli e GIovanni Orsina
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Enrica Sabatini
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Gianluca Sgueo
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Giuseppe De Lucia e Vincenzo Manfredi
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Barbara Carfagna ed Enrica Sabatini
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Giuseppe De Lucia e Vincenzo Manfredi
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Andrea Picardi e Francesco Garibaldi
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Stefano da Empoli e Vittorio Calaprice
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Enrica Sabatini
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Gianluca Sgueo
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Antonio Iannamorelli, Flavio Arzarello e Andrea Picardi
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Antonio Iannamorelli, Flavio Arzarello e Andrea Picardi
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Barbara Carfagna ed Enrica Sabatini
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Barbara Carfagna e Stefano da Empoli
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Barbara Carfagna e Stefano da Empoli
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Barbara Carfagna e Stefano da Empoli
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Barbara Carfagna e Stefano da Empoli
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Barbara Carfagna e Stefano da Empoli
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Giuseppe De Lucia e Vincenzo Manfredi
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Enrica Sabatini
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Giovanni Orsina e Andrea Picardi
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Lucia Fioravanti e Stefano Gori
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Andrea Picardi
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Democrazia e partecipazione nell’era digitale“. È questo il titolo del dibattito organizzato ieri dall’Istituto per la Competitività (I-Com), in occasione del quale è stato presentato il libro dal titolo “Ludocrazia. Quando il gioco accorcia la distanza tra governi e cittadini“, scritto da Gianluca Sgueo ed edito da Egea.

All’evento hanno partecipato la giornalista del Tg1 Barbara Carfagna, il commissario AgCom Antonio Nicita, il direttore della School of Government della Luiss – storico e politologo – Giovanni Orsina ed Enrica Sabatini dell’Associazione Rousseau. Il dibattito – moderato dal direttore della comunicazione I-Com Andrea Picardi – è stato introdotto dal presidente dell’istituto Stefano da Empoli secondo cui “è necessario capire se la gamification sia in grado di far crescere la partecipazione dei cittadini e, di conseguenza, di consentire un salto di qualità delle politiche pubbliche, con l’obiettivo di garantire il benessere sociale“.

La discussione si è concentrata sulle sfide della democrazia diretta e sulle opportunità offerte dagli attuali sviluppi tecnologici .”Bisogna creare un nuovo modello di partecipazione – ha detto Enrica Sabatinied è quello che noi dell’Associazione Rousseau stiamo facendo attraverso la creazione di una cultura condivisa che ha come cardine la partecipazione“. Di comunicazione e disinformazione ha parlato invece Antonio Nicita che ha sottolineato come gli strumenti informativi debbano essere trasparenti e come “le democrazie siano costruite in un determinato modo anche per rappresentare coloro che non vincono o che non partecipano al gioco“. Sul libro – e sulla gamification in particolare – si è focalizzata Barbara Carfagna che ha apprezzato la “spietata lucidità” con cui Gianluca Sgueo ha raccontato la partecipazione democratica da prospettive diverse, mentre Giovanni Orsina ha messo in luce anche aspetti di carattere storico: “La moltiplicazione dei referendum e dei processi di devolution dagli anni 60′ ad oggi è un chiaro segnale dell’utilizzo di questi strumenti come risposte alla crisi della democrazia rappresentativa“.

Gli interventi dei relatori e le domande del pubblico possono essere riascoltati in via integrale a questo link su Radio Radicale.

All’iniziativa era presente anche Umberto Pizzi. Ecco di seguito alcuni dei suoi scatti più rilevanti.

(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione riservata)



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