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Chi c’era al Centro Studi Americani per discutere di industria della difesa con Dewar (Lockheed Martin)

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Preziosa, Messa, Dewar, Kee
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Pasquale Preziosa e Paolo Messa
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Pasquale Preziosa e Paolo Messa
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Messa, Dewar e Kee
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Patrick Dewar
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Preziosa, Messa, Dewar, Kee
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Carlo Festucci e Antonio Perfetti
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Carlo Festucci e Antonio Perfetti
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Carlo Festucci e Antonio Perfetti
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Anthony Renzulli e Mesut Ciceker
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Carlo Zontilli e Giudo Lami
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Roberto Del Vecchio e Silvano Frigerio
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Galleria Csa
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Galleria Csa
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Galleria Csa
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Galleria Csa
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Galleria Csa
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Galleria Csa
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Pasquale Preziosa
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Enzo Amendola, Gea Schirò e Marta Grande
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Enzo Amendola e Gea Schirò
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Gea Schirò e Marta Grande

Gli ultimi anni di evoluzioni geopolitiche nello scenario mediterraneo – e non solo – hanno visto l’Italia assumere un ruolo sempre più centrale. Un po’ merito della geografia, ma anche degliasset interni che fanno del nostro Paese uno dei più importanti dell’area in termini di difesa e strategia di contrasto. Rispondere alla complessità della situazione libica e di quella siriana, con l’incognita delle mosse russe, richiede cooperazione, preparazione tecnica e condivisione delle competenze nazionali.

E’ quanto emerso ieri in un incontro organizzato da Formiche e Airpress presso il Centro Studi Americani dove si è parlato di quanto le relazioni transatlantiche hanno, sia per la difesa che per lo sviluppo industriale.


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