A Bisceglie, fra Trani e Molfetta, si è visto sfilare in questi giorni mezzo governo, dal premier Giuseppe Conte, al ministro dello Sviluppo economico Luigi di Maio, passando per Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi.
Merito di Francesco Boccia, ideatore di Digithon che alla definizione della sua manifestazione come una Cernobbio del sud, afferma che “Cernobbio, e lo dico con il massimo rispetto, è l’Italia di ieri”, perché “da noi i protagonisti sono ragazzi di vent’anni, venuti insieme ad importanti amministratori delegati ad ascoltare e a confrontarsi con noi. Intorno a questa maratona si costruiscono i dibattiti sull’Italia di oggi al tempo del digitale. L’obiettivo è costruire un altro ecosistema. Conte ha discusso con i ragazzi dei progetti presentati, uno di loro lo voleva portare a palazzo Chigi dopo aver ascoltato la soluzione offerta dalle sue tecnologie per il monitoraggio delle infrastrutture”, mentre il ministro dello Sviluppo economico ha annunciato il fondo pubblico per le start up entro dicembre.
Non è un caso, sostiene Boccia, che sia Di Maio sia Arnaud de Puyfontaine abbiano scelto il Digithon in quanto “la politica deve fare un salto di qualità, perché la robaccia che gira nell’Italia che non funziona è presente anche nel mondo politico”.
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)