È quasi tutto pronto per la prima missione di difesa interplanetaria della storia dell’umanità. Tra qualche mese la Nasa lancerà la sonda Dart, letteralmente “dardo”, con l’obiettivo di colpire un asteroide nello Spazio profondo, a undici milioni di chilometri dalla Terra, per testare la capacità di deviarne il percorso. A bordo ci sarà anche l’Italia con il piccolo satellite LiciaCube, realizzato a Torino da Argotec, scelto dalla Nasa per un compito particolarmente delicato. Grosso quanto una scatola di scarpe, dovrà staccarsi dalla sonda una decina di giorni prima dell’impatto per documentare la missione e raccogliere tutti i dati utili alla successiva analisi a Terra. Sarà l’oggetto realizzato in Italia ad andare più lontano nello Spazio.
Ieri, presso gli stabilimenti torinesi di Argotec, il piccolo LiciaCube è stato formalmente consegnato all’Agenzia spaziale italiana (Asi) che ha finanziato il programma. Si dirigerà presto negli Stati Uniti, dove inizieranno le attività di integrazione sulla sonda Dart, per la partenza prevista entro la fine dell’anno. Insieme al presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia e al ceo di Argotec David Avino, a salutarlo sono intervenuti il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, la sindaca di Torino Chiara Appendino e il consigliere del ministro dello Sviluppo economico Stefano Gualandris.
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