Si è parlato di disuguaglianza nelle sue varie declinazioni – dalla questione generazionale a quella territoriale, passando per aspetti di carattere psicologico e culturale – ieri nella sede romana dell’Istituto per la Competitività. Occasione di confronto il recente libro dal titolo “Nel Paese dei disuguali” (edito da Egea) scritto dall’editorialista e inviato del Corriere della Sera Dario Di Vico. A dibattere insieme al giornalista – che si occupa da sempre dei temi dell’economia e delle imprese sulle colonne del quotidiano diretto da Luciano Fontana – c’erano anche il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, la vicepresidente di Confindustria Antonella Mansi e il presidente di I-Com Stefano da Empoli.
Secondo Mansi, quello di Di Vico è un libro sulla complessità che dimostra quanto le risposte ai giorni nostri non possano essere semplici. Un’evidenza – ha sottolineato la vicepresidente di Confindustria – di cui deve definitivamente prendere coscienza anche il sistema della rappresentanza in genere e degli imprenditori nello specifico, chiamati oggi sempre di più a guardare alla prospettiva più ampia del Paese e non solo ai rispettivi settori di competenza.
Il presidente della Comunità di Sant’Egidio Impagliazzo, invece, ha parlato delle difficoltà crescente dei ceti medi e della necessità di un incontro tra generazioni diverse in nome della solidarietà. E poi ha ricordato il problema della casa – una situazione esplosiva in molte grandi città – sul quale Sant’Egidio è particolarmente attiva. Di Vico, infine, ha tracciato un bilancio sul tema della disuguaglianza nel nostro Paese e si è concentrato, in questo senso, anche sulla politica e, nello specifico, sulla sinistra che, con la fine delle ideologie, è parsa smarrire ogni afflato utopico con la conseguenza di risultare oggi in crisi in buona parte dell’Occidente e non solo.
Per il presidente di I-Com da Empoli, il libro di Di Vico contiene “un’analisi impietosa della realtà italiana ma anche una proiezione verso il futuro. Parla al cervello ma anche al cuore: davvero raro per libri economici”.
Il dibattito è stato moderato dal giornalista e direttore della comunicazione di I-Com Andrea Picardi.
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